Alieta Sciolti: “Il mio Trinchese”
Intervista alla neo dirigente del polo scolastico della Grecìa Salentina.
Il nostro “Trinchese” entra a pieno titolo tra i beni comuni da difendere e valorizzare del territorio della Grecìa Salentina. Che impressione avete riportato in questi primi mesi di presidenza?
Ho trovato un ambiente molto stimolante sia all’interno della mia scuola che nel territorio. Un ambiente “giovane” e frizzante dove la cultura dell’accoglienza ed il calore umano sono componenti caratterizzanti la vita di ciascuno. Ho scoperto un territorio operoso e ricco di energie, capace di affondare le radici in un passato che lo differenzia, anche dal resto del Salento, alla ricerca di uno slancio verso un futuro altrettanto prospero. Essere Grecìa Salentina significa essere “nani sulle spalle di giganti” , carpire dal passato i segreti per il futuro, pur senza rinunciare all’innovazione e ai progressi della scienza e della tecnica. Mi riferisco alla necessità di salvaguardare la cultura grecofona, da più parti paventata, ma anche ad alcune aziende che hanno saputo cogliere patrimoni culturali del passato e trasformarli in realtà produttive. In questo contesto la scuola non può che essere un’istituzione fondamentale per la crescita culturale, educativa ed umana. L’investimento che la scuola rivolge ai giovani salentini è uno strumento fondamentale perché la storia non sia riposta in un cassetto. I nostri ragazzi nell’I.I.S.S. “S. Trinchese” respirano l’aria della Grecìa, con la sua tipica lingua che conserva un fascino unico, che cattura la mente e lo spirito e li stimola a cercare nel passato le radici della loro vita. La nostra Grecìa, quindi, è un patrimonio da custodire gelosamente, è un bene infinito per ognuno che ha il privilegio di essere nato in un’isola meravigliosa. Kalòs irtate, è questo l’augurio che ho ricevuto appena ho avuto l’onore di entrare a far parte di questa grande cultura grica. Farò di tutto per meritarmi quest’accoglienza.
Quali sono le azioni che state mettendo in campo per rilanciare le iscrizioni al nostro polo scolastico?
Intanto ho cercato di ascoltare da genitori e alunni quali fossero le loro aspettative, le loro richieste, le loro reali esigenze. Ho capito che la prima necessità era quella di far crescere didatticamente ed educativamente tutte le menti, valorizzarne le competenze, arricchire le conoscenze, fornire sani valori. Conoscenze, competenze e valori sono quindi fondamentali per dare ad ogni nostro ragazzo un futuro senza paure. Credo nella meritocrazia, pertanto cerco di valorizzare le eccellenze, senza trascurare i più deboli (“non uno di meno” secondo l’insegnamento di Don Milani). Facendo capire che il lavoro futuro non sarà un regalo calato dall’alto ma un premio consegnato per i loro meriti, come dirigente mi impegno a garantire che i miei alunni siano guidati con competenza, impegno quotidiano e grande rispetto. Abbiamo aderito e proposto reti scolastiche per verticalizzare i curricola e permettere continuità, nella difesa della cultura grecofona, contro l’omologazione culturale operata dalla globalizzazione. Anche l’ascolto del territorio non è stato trascurato, la costituzione di un Comitato Tecnico Scientifico permette di rilevare le realtà produttive locali, ascoltare le loro esigenze formative, individuare i possibili ambiti di sviluppo economico futuri. Perché una scuola deve essere pronta a dare risposte in tal senso. Penso ad una scuola più frizzante e flessibile, moderna. La settimana corta, con le attività curricolari concentrate su 5 giorni, è una di queste risposte, in modo da permettere l’approfondimento di linguaggi creativo-comunicativi diversificati quali: la musica, l’arte e lo sport nella giornata del sabato. Penso ad una scuola in cui anche la fruizione degli spazi sia più dinamica e vivibile. Infatti l’Istituto è diventato il luogo dove i ragazzi socializzano tra loro usufruendo anche di spazi più ecosostenibili. Sono stati piantumati alberi di varie specie , donati dai dirigenti scolastici che hanno guidato l’Istituto e dai docenti e alunni.
Quali sono le prospettive di crescita culturale ed economica che un territorio come il nostro potrà avere con la presenza di un polo scolastico di qualità, perciò forte e numeroso?
Da un punto di vista culturale, credo sia innegabile la funzione educativa e formativa svolta dalla scuola, intesa anche come volano di crescita per tutti. La mia scuola non è solo polo educativo per gli alunni, ma aperta al territorio per fornire eventi, convegni, incontri divulgativi, spettacoli. La settimana delle scienze appena conclusa, ha visto protagonisti i nostri alunni, docenti dell’Università del Salento e “Roma 3” ed esperti del mondo finanziario, offrendo opportunità di conoscenza e approfondimento a quanti hanno partecipato. L’invito era esteso a tutti i comuni dell’Unione e oltre. Quest’anno il filo conduttore è stato: “Cosmos e Caos” trattato dal punto di vista filosofico, scientifico, tecnico, economico, artistico, psicologico e musicale. Un altro esempio può essere il protocollo sottoscritto con il Distretto Socio-sanitario, l’ambito Territoriale Sociale e l’azienda Ekuberg Pharma S.r.l. per farci, in sinergia, promotori di campagne di sensibilizzazione per la prevenzione e trattamento delle più comuni problematiche a carico dell’apparato riproduttivo. Volendo fare una disamina della ricaduta economica dell’Istituto, credo non sia da sottovalutare la presenza quotidiana su Martano di quasi 800 alunni e 130 docenti e personale ATA. Certamente sono risorse importanti per le realtà commerciali del posto. Quindi: più è numeroso questo contingente, più forza si dà all’economia locale.
Quale messaggio lancerebbe a genitori e studenti che si trovano in procinto di decidere dove e quale indirizzo scolastico iscriversi?
Prima di tutto consiglio ai genitori di “ascoltare” i loro figli, non per seguirne i capricci, ma per capire le loro attitudini e talenti. Solo così potranno aiutarli a stilare il loro “progetto di vita” e a realizzarlo. Scelto l’indirizzo, valutare la scuola a cui iscriverli, prendendo in esame l’offerta formativa, l’attenzione che viene data alla persona, i risultati in uscita oggettivamente valutati. Mi riferisco alle prove INVALSI che vedono gli alunni del mio Istituto collocarsi al di sopra della media nazionale; al superamento dei test d’ingresso all’Università elaborati da Alphatest che rilevano una percentuale altissima di alunni della mia scuola che hanno superato i test delle facoltà a numero chiuso (medicina, ingegneria, ecc..). Non da ultimo, consiglio di non lasciarsi “rapire” da nomi altisonanti di Istituti che sono ormai obsoleti, poco dinamici, non attenti alle reali esigenze degli studenti e fossilizzati in didattiche arretrate. La mia scuola mette a disposizione professionalità e competenze diversificate che possono andare incontro alle molteplici esigenze di un’utenza così variegata come quella che gravita nel nostro territorio. Disporre di tutti i settori previsti dal sistema scolastico nazionale (Liceo, Tecnico Economico, Professionale), permette all’istituto di attivare progetti ampi e diversificati destinati a tutti gli studenti, a prescindere dagli indirizzi d’appartenenza.
Fabio Tarantino
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