D’ Amore e d’altre avventure: workshop sui rapporti di coppia
Da 25 gennaio al 15 febbraio tre incontri per parlare “D’amore e di altre avventure”, organizzati dal dott. Antoncecchi e la dott.ssa Monti, psicologi e psicoterapeuti, in collaborazione con l’Istituto Gestalt di Puglia.
Una full immersion nel mondo dei rapporti umani e in particolare quelli di coppia attraverso dei laboratori esperienziali, articolati in tre distinti moduli, della durata di 8 ore ciascuno. Ogni modulo prevede al suo interno una parte teorico-pratica, una esperienziale di gruppo e una di lavoro di gruppo. Il workshop è rivolto a tutti coloro che sono interessati ad amare e ad essere amati e a sperimentare modi sani dello stare in coppia.
E’ esperienza comune a molti confrontarsi con un’idea mitica dell’amore, illusoriamente pensato come isola dove ogni bisogno viene soddisfatto e da cui la solitudine viene bandita per sempre. Al contrario, una relazione d’amore che superi la fase fusionale dell’innamoramento, si troverà a confrontarsi con le difficoltà dell’essere insieme ma in due, ognuno con la propria soggettività, i propri progetti, le proprie aspettative e idee sul mondo. Il primo modulo propone esperienze e riflessioni che portino alla consapevolezza dei partecipanti la differenza tra confluenza e contatto, bisogno dell’altro (dipendenza) e piacere dello stare insieme (con-divisione), desiderio di cambiare l’altro e compassione dei limiti umani altrui .
Il secondo invece è dedicato alla comunicazione di coppia. A volte si pensa che l’amore abbia un linguaggio universale, che ogni essere umano possa o debba dimostrare i propri sentimenti facendo o dicendo cose verificabili secondo precisi criteri, in grado di dimostrare la qualità “vera” di un sentimento: “non mi ami abbastanza se non riesci a comprendermi nel profondo!” oppure “non è vero amore se non sei sempre dalla mia parte ”, ecc. L’aderenza rigida a questa prospettiva molto spesso non ci fa incontrare l’altro nella sua diversità e dà vita a aspettative, pretese, speranze tacite e delusioni che rischiano di trasformare la vita di coppia in un luogo di sofferenza, anziché in una relazione in grado di aggiungere benessere alle nostre vite. All’interno di questo secondo modulo si faranno esperienze e riflessioni sui possibili rischi di una comunicazione non diretta, facendo luce su possibilità altre di incontrarsi autenticamente con un uso consapevole del linguaggio, partendo da una comprensione di ciò che stiamo chiedendo all’altro e di quali emozioni le nostre parole smuovono nella relazione.
L’ultima parte è un viaggio alla scoperta delle dinamiche relazionali cristallizzate, rette su forti attaccamenti nevrotici alle propri ragioni soggettive. La coppia spesso può diviene teatro di molti ruoli interpretati, in modo più o meno rigido, da ogni singolo individuo. Se talvolta tali dinamiche relazionali, e i copioni comportamentali e i giochi di potere che ne conseguono, posso trovare una serena accettazione da parte dei due partner, molto più spesso i conflitti rischiano invece di trasformarsi da occasione di crescita in ragioni di guerra irrinunciabile, togliendo energia e vitalità alla coppia e ai singoli. Si cercherà dunque di favorire l’emergere di modalità e possibilità creative per emanciparsi dai reciproci inganni d’amore.
Saranno trattati trasversalmente anche i seguenti temi, secondo le richieste e le esigenze di ogni gruppo che si verrà a formare:
−Emanciparsi dalle proprie famiglie d’origine, verso una nuova cultura di coppia/ familiare;
– Spazi riservati a sé – spazi riservati e alla coppia come incontro di due individualità;
– I tre ingredienti della vita di coppia: progettualità, intimità, affettività.
Palmina Surdo
* verrà
non leggo in nessun modulo che verò trattato il concetto del “rispetto dell’altro”, forse mi sarà sfuggito! comunque sembra interessante 🙂