Martano: luce sulla colonizzazione nel “Trinchese”
Un incontro entusiasmante con la storia elaborato dagli studenti del Trinchese e pubblicato da Corte Grande.
Martedì 13 Maggio 2014 l’IISS Salvatore Trinchese di Martano ha ospitato una conferenza sul tema “Colonialismo e Decolonizzazione” a cura del professore Giuseppe Patisso, docente di storia moderna e del colonialismo presso l’Università del Salento.
Fulcro del discorso è stata la consapevolezza che la storia non si fonda sulle date, ma passa per l’esperienza diretta delle persone, per cui è importante ricercare i motivi che si celano dietro gli eventi.
Dopo una breve presentazione personale, il Professore ha introdotto il tema principale trattando la scuola storiografica francese “Les Annales”, che concepisce la storia non come storia del passato ma come scelta ed ogni scelta presuppone un’ipotesi e una linea d’indagine nel tempo.
In seguito, il Prof. Patisso, improvvisando e adoperando la sua abilità retorica, ha tratteggiato uno splendido “Affresco Storiografico” incentrato sull’analisi del colonialismo e della schiavitù. Ha continuato il suo discorso introducendo le tappe fondamentali del Colonialismo, riuscendo così a catturare la nostra attenzione con accattivanti esempi e domande stuzzicanti; ci ha, inoltre, rivelato i suoi personali punti di vista elencando i pro e i contro riguardanti l’espansione coloniale. Uno degli aspetti negativi che più è emerso, è quello del fenomeno della schiavitù. Un clamoroso esempio fatto è stato quello riguardante la soppressione degli Aztechi, avvenuta per mano dei colonizzatori europei che li ritenevano “esseri senz’anima” e quindi inutili se non per essere schiavizzati o uccisi.
Un altro tema ricorrente nella conferenza è stato il relativismo, che inevitabilmente è sempre presente nel corso degli eventi storici. In un caso particolare Matteo Ricci, un italiano che ha vissuto gran parte della sua vita in Cina, nel 1584 si è domandato perchè, per convenzione, nel planisfero dovesse essere sempre raffigurato centralmente il continente europeo; poichè la Cina in quei tempi esercitava un maggior potere sul mondo, egli fece disegnare un planisfero che rappresentasse la Cina in posizione centrale.
Con questi esempi e narrando la storia dei conquistadores e degli indios, il Prof. Patisso ha spiegato quanto il processo del colonialismo abbia modificato il mondo e l’abbia portato ad essere quello che è. La storia, spiega il docente, non è tanto lontana quanto sembra e neanche tanto scontata: i giovani non dovrebbero fermarsi a ciò che dicono i libri di testo, ma informarsi anche circa le interpretazioni diverse che si danno degli stessi avvenimenti, in modo da guardare con occhio critico e non passivo ciò che studiano.
Per concludere, chiede il professore, perchè studiare il colonialismo? Perchè dobbiamo guardare le cose da punti di vista, perchè non c’è soltanto il nostro, quello eurocentrico, ma esistono punti di vista completamente diversi che dobbiamo conoscere e capire se ci vogliamo considerare non solo europei ma cittadini del mondo.
Molto attiva è stata la partecipazione da parte degli alunni che al termine del convegno sono intervenuti ponendo svariate domande alle quali il professore ha risposto con entusiasmo. Questo incontro è l’ennesima conferma di come nella nostra scuola si ha l’opportunità di ampliare il nostro sapere attraverso esperienze dirette con personalità importanti.
Articolo redatto da Giulia Cannazza, Rebecca Petrachi e Antonella De Vito della IV A Liceo Classico; Mariangela De Giorgi e Graziano Serravezza della III C Liceo Scientifico; Laura De Giorgi e Annalisa Stomeo della 4 A Liceo Classico; Andrianello, Millefiori, Saracino e Zacheo della IV C Liceo Scientifico.
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