I giovani martanesi sono anche questo
In una giornata di fine novembre e precisamente il 25, casualmente ho rivolto lo sguardo all’interno della oramai “rigogliosa foresta pluviale”, precisamente la fatiscente struttura che da anni or sono, versa in totale stato di abbandono, meglio nota un tempo come Circolo Tennis.
Letteralmente allibito, in quanto incredulo a ciò a cui stavo assistendo, involontariamente ho iniziato la conta.
Ben otto ragazzi, di età compresa tra i 20 e i 25 anni, indaffarati a lavorare per il ripristino della struttura.
Per un attimo, capovolgendomi quasi in un totale stato metafisico ho pensato a qualcosa che cozzava duramente con la triste realtà attuale.
Vuoi vedere che l’amministrazione comunale ha intrapreso l’iniziativa delle politiche di sviluppo giovanile come da programma elettorale e ha assunto ben otto giovani ragazzi!?
Ma battuta a parte, già lodevole che l’amministrazione sia riuscita a cogliere l’opportunità soprattutto in questo momento.
Con grande piacere personale, scopro che questi ragazzi compaiono nel novero delle mie conoscenze.
Credo sia un atto dovuto scrivere quattro righe per ragazzi animati dal senso di responsabilità, dalla grande voglia di emergere e che si sono fatti promotori di un’iniziativa così pregevole.
L’intento è provare a creare una struttura almeno con il requisito dell’accoglienza – i ragazzi sanno bene che senza un investimento programmato e di denari importanti la struttura difficilmente rivivrà i suoi vecchi fasti – dove i nostri concittadini possano incontrarsi come si faceva un tempo e trascorrere alcune ore di sport e relax.
I ragazzi sanno che l’impresa è ardua ma ci vogliono assolutamente provare.
È la prova che queste non sono le generazioni dei bamboccioni, pace all’anima del buon Tommaso Padoa Schioppa, anzi a differenza di quelle che ci hanno preceduto, in questo paese per emergere ora, bisogna tirare fuori tanto coraggio, iniziativa e spirito di sacrificio.
Al limite, i bamboccioni sono coloro che ci hanno preceduto e che con la loro inettitudine politica sono stati in grado di “distruggere il sistema delle opportunità” che dovrebbe caratterizzare ogni paese che si definisce sviluppato.
Ritornando ai giovani martanesi, questo lo definirei il nuovo VAS, valore aggiunto sociale e credo che un plauso cittadino debba essere rivolto all’associazione Pneuma Don Bosco Martano.
Gilberto Antonaci