Don Luigi Merola: il prete “anti-mafia”
Da Napoli al Trinchese di Martano, Don Luigi Merola, un prete e uno scrittore impegnato per la legalità.
Un incontro importante e pieno di significato quello che si è tenuto venerdì 17 febbraio presso l’IISS di Martano. Un sacerdote e un uomo eccezionale che con tanta ironia ha intrattenuto gli studenti, illustrando la sua vita sotto scorta, il suo lavoro e l’eterna lotta contro la mafia, rendendo i ragazzi partecipi, chiamandoli dal posto e rispondendo alle loro domande. Con il suo modo di fare, divertente e simpatico ma allo stesso tempo serio, ha catturato l’attenzione di tutti raccontando la sua storia e non perdendo l’occasione per trasmettere i suoi insegnamenti.
Racconta di sé partendo da Villaricca (sua città Natale) dove, spiega in tono scherzoso, << o si diventava prete o un mafioso >> per questo sceglie la strada della chiesa.
Poi la sua battaglia personale contro la camorra. 24 marzo 2007: Annalisa Durante, viene uccisa a 14 anni da un proiettile durante un agguato camorristico. Al funerale della ragazza Merola condanna pesantemente la mafia e, nonostante le numerose minacce, il don continua la sua opera di lotta alla criminalità nelle strade.
Durante l’incontro sono emersi numerosi argomenti analizzati e raccontati in prima persona dal sacerdote. Molto approfondito è stato quello sul recupero dei giovani dalla strada, proprio per questo nel 2007 Merola crea, nell’Arenaccia, la fondazione di recupero minorile chiamata VOCE DE CREATURE, la quale è tutt’ora presente. Si tratta di un luogo che accoglie i ragazzi a rischio e in particolare quelli che si sono allontanati dalla scuola; sono circa 200 giovani tra 6 e 18 anni. Nella fondazione si tengono lezioni di recupero scolastico, laboratori musicali e teatrali, corsi di informatica, danza, sport e di formazione lavoro. Per loro Don Luigi è un padre e un maestro.
Ai giovani del Trinchese, Merola dice di aprire le menti e <<svegliarsi>> la mattina piuttosto che <<alzarsi>> già stanchi dal letto. Con la sua grinta don Merola è riuscito ad affascinare una silenziosa platea che ne seguiva ogni gesto e ogni parola, ma che soprattutto ha colto il messaggio fondamentale dell’incontro: aiutare il prossimo, portare i giovani dalla strada all’oratorio, modo migliore per fermare la malavita, dire no all’ignoranza, si a fare qualcosa di buono della nostra vita <<perché è unica e sola>>.
Andrea Margiotta, Andrea Protopapa, Rebecca Pascali