Briatore saluta il salento: tenetevi il vostro turismo
Flavio Briatore è furioso: “ritiro il mio marchio dal Twiga di Otranto, tenetevi il vostro turismo”. Secondo Briatore in Italia c’è troppa invidia sociale per chi è ricco e famoso. Non solo, ma troppa burocrazia bloccherebbe il suo progetto. “Io ho dato solo una licenza, non mi sono mai impegnato coi capitali. Ma preferisco ritirarmi, uscire. C’è molto poco rispetto per chi investe, sembra che dia fastidio. Capisco i controlli, ma ha vinto la burocrazia”. Sarà vero o tornerà sui suoi passi?
Intanto la Procura di Lecce attende i risultati della consulenza tecnica sulle opere in corso e sul Piano regolatore generale del comune. Per venerdì della prossima settimana, si attende la decisione del riesame. Solo allora, probabilmente, si saprà con certezza se Briatore farà il passo indietro. Pare che l’imprenditore torinese si sia lamentato dei troppi controlli sul posto, dopo che il progetto ha ottenuto undici giudizi positivi da parte di tutti gli organi competenti (Regione, comune, Capitaneria di Porto ecc.).
Si rallegra degli stringenti controlli Francesco Tarantini, presidente di Legambiente Puglia. Mentre da parte degli imprenditori si registrerebbe una levata di scudi a favore delle osservazioni di Briatore che, ricordiamo, non è indagato. Sotto la lente di ingrandimento della Procura sono finiti alcuni lavori di sbancamento sul terreno che parrebbe non essere stati previsti nel progetto originale. Ad essere indagati sono, l’imprenditore che sta realizzando il resort, Raffaele De Santis, rappresentante legale della società “Cerra srl” e l’imprenditore progettista responsabile dei lavori, Pierpaolo Cariddi, fratello del sindaco di Otranto, Luciano, e lui stesso candidato alla carica di primo cittadino, nelle prossime elezioni amministrative. Ed il clima si fa rovente.