Siccità: morsa del caldo sulle campagne. Sfiorati i 40° gradi
Sarà necessaria l’irrigazione di soccorso per alleviare le coltivazioni pugliesi dall’arsura. Secondo Coldiretti Puglia, in tutte le province i campi stanno risentendo della mancanza di pioggia e dell’afa, dove il termometro ha già sfiorato i 40°. “ Se continua così troverà conferma il calo del 30% o più della produzione di olive per carenza di acqua. Gli animali nelle stalle stanno soffrendo, con un calo – per fortuna ancora lieve – della produzione di latte. Per questo, in un quadro pugliese dove l’acqua all’agricoltura viene centellinata, si dovrà a breve prevedere l’irrigazione di soccorso per evitare che risultino vanificati gli investimenti avviati per la campagna agraria di ortaggi e frutta” – dice Gianni Cantele.
La Puglia convive ormai con un vero e proprio paradosso idrico. Da un lato è dilaniata da annosi fenomeni siccitosi, dall’altro è colpita da alluvioni e piogge torrenziali, con l’aggravante che l’acqua non viene riutilizzata a fini irrigui, a causa della carenza e/o mancanza di infrastrutture ad hoc. D’altro canto il clima impazzito, ormai una costante in Puglia, determina la maturazione precoce dei prodotti agricoli come mandorli e peschi in fiore a febbraio, mimose già pronte a dicembre e a gennaio, maturazione contemporanea degli ortaggi in autunno. Il caldo anomalo e le precipitazioni violente rischiano ormai ogni anno di incrinare l’andamento del settore agricolo pugliese.
“In Puglia, negli ultimi 40 anni, si è assistito ad un effetto desertificazione preoccupante – incalza il Direttore di Coldiretti Puglia, Angelo Corsetti – con le precipitazioni diminuite paurosamente da 950 mm l’anno a circa 3/400 mm. Gli effetti sull’agricoltura sono evidenti e preoccupanti, dato che i quantitativi di acqua accumulati negli invasi continuano a registrare una progressiva differenza negativa a causa della drastica diminuzione di piogge. Al contempo sono drammatici gli effetti sui campi della tropicalizzazione del clima che azzerano in pochi attimi gli sforzi degli agricoltori che perdono produzione e al contempo subiscono l’aumento dei costi a causa delle necessarie risemine, ulteriori lavorazioni, acquisto di piantine e sementi e utilizzo aggiuntivo di macchinari e carburante. Gli imprenditori si trovano ad affrontare fenomeni controversi, dove in poche ore si alternano eccezionali ondate di maltempo a caldo fuori stagione”.