“L’Italia sono anch’io”
Parte a Martano la raccolta firme
Il comitato beni comuni Martano aderisce alla campagna “L’Italia sono anch’io”. Domenica 15 gennaio presso la villa comunale sarà allestito un banchetto per la sottoscrizione di una proposta di legge popolare che punta a riformare il diritto di cittadinanza. L’obiettivo è rendere il conseguimento della cittadinanza italiana più semplice per chi nasce nel nostro Paese da genitori stranieri.
L’Italia si presenta oggi, rispetto al resto d’Europa, con una legislazione tra le più arretrate in materia. La legge che regola il diritto di cittadinanza risale al 1912 ed è stata riformata nel 1992. La norma che si basa sullo ius sanguinis, non tiene in considerazione le trasformazioni sociali avvenute negli ultimi vent’anni. Lo ius sanguinis prevede che sia italiano chi nasce da genitori italiani. Una norma che priva dell’aspirazione, della necessità di diventare cittadini e quindi di godere di diritti migliaia di minori residenti nel nostro paese.
Secondo i dati Istat, al 1 gennaio 2011 i minori (figli di immigrati) residenti nel nostro Paese erano 993.238 pari al 9.7 del totale, di cui 572 mila nati in Italia. Andando a spulciare i dati del Miur, alla stessa data erano circa 711mila gli alunni con cittadinanza non italiana (il 7,9% del totale), di cui 255mila della scuola primaria. Dati che testimoniano l’importanza del fenomeno, e sottolineano quanto sia importante un dibattito pubblico senza reticenze e senza retaggi su quest’argomento.
La proposta di legge che viene sottoposta all’attenzione dei martanesi punta ad affermare un principio diverso da quello dello ius sanguinis. Quello dello ius soli: è cittadino italiano chi nasce in Italia. Un principio semplice, di buon senso, che andrebbe incontro al desiderio di essere cittadini a tutti gli effetti di migliaia di individui già residenti nel nostro paese.
Marco Termo