Come le rondini, storie di arrivi e di partenze
È stato un concorso per videomaker under 35, chiamati a raccontare l’universo umano delle migrazioni in quella terra di confine che è la Grecìa Salentina, un’area situata nel cuore della Terra d’Otranto, Puglia del Sud, là dove qualcuno ancora parla un idioma greco, il Griko.
Ed è stato anche un workshop in cui si sono raccontati gli emigranti e la terra degli emigranti degli anni ’50, che ha esportato braccia verso le miniere del Belgio o i cantieri della Svizzera, e che poi è diventato luogo di accoglienza delle genti adriatiche, della grande migrazione albanese, negli anni ’90, e di tutti i popoli che hanno la ventura di attraversare il Mediterraneo. Dopo i laboratori “Come le rondini” tenutisi nelle periferie urbane di Martano (“Casermette” e “Costantino” Scuola S. Trinchese) e Calimera (“Mercato coperto zona 167”) il progetto ha visto il concorso e la realizzazione di tre short film sul tema delle migrazioni.
Si chiude in bellezza Martedì 19 dicembre, dalle ore 19.00 al palazzo Baronale di Martano con un evento dedicato alle migrazioni di ieri e di oggi. Aprirà e chiuderà la serata “Mare Motum” una performance site specific di acrobatica aerea con Kika Montinaro (Amnésia Circus) al trapezio e musiche originali suonate dal vivo dal compositore e contrabbassista Igor Legari. Il cuore della serata sarà la proiezione dei cortometraggi vincitori della opencall “Come le rondini”, firmati da Silvia Piccinonno, Alessandra Tommasi e Luca De Paolis, realizzati nell’ambito del progetto.
A creare un impasto sonoro e umano unico l’esibizione dell'”Orchestra popolare di via Leuca”, ensemble multietnico di venti musicisti provenienti dal Salento e dal mondo intero. L’orchestra popolare di via Leuca, vede nella sua compagine il maestro Alessandro Monteduro, percussionista della Notte della Taranta e dell’orchestra di musica italiana di San Remo e di Murigu Richard Gathiomi (Somieh) e Patrik Kochwa Marende, riconosciuti dall’ambasciata del Kenia in Italia come rappresentati della musica keniana in Europa, e poi il maestro Rocco Nigro, Antonio Castrignanò, Raffaella Aprile e altri ancora.