Trani, indagato a Lecce il Pm Michele Ruggiero
Sarà un giorno importante quello di domani per il futuro di uno dei pubblici ministeri più importanti della nostra Regione. Sarà la Corte di Cassazione, infatti, ad occuparsi nelle prossime ore della richiesta della Procura di Lecce di interdire dalle funzioni di pubblico ministero il pm di Trani Michele Ruggiero, 52 anni, richiesta già respinta dal gip del tribunale di Lecce e dai giudici del Riesame.
Ruggiero, che è ormai un ex di Trani ed in procinto di trasferirsi alla Procura di Bari è anche candidato a consulente della commissione parlamentare sulle banche. Tra le accuse a suo carico, la più importante e significativa è senza dubbio quella di aver cercato di costringere il testimone di un’inchiesta ad ammettere di essere al corrente del pagamento di tangenti al comandante della polizia municipale di Trani nella fornitura di photored. Il magistrato, secondo le ultime notizie, pare sia indagato insieme ad un collega 44enne, Alessandro Pesce. Le accuse che pendono sul capo di entrambi sono le seguenti: ipotesi di reato di violenza e minaccia per costringere a commettere reato, violenza privata, abuso di ufficio e tentato falso.
Ma chi è esattamente Michele Ruggiero? L’ormai ex pm di Trani e prossimo pm di Bari è noto nel mondo per aver portato alla sbarra le agenzie di rating Standard and Poor’s e Fitch. In quell’occasione chiese e ottenne la testimonianza di ministri, uomini di finanza e analisti, compreso Mario Monti. Nel giorno in cui lo scorso marzo il giudice di Trani ha smontato le accuse e prosciolto tutti gli imputati si è presentato in aula con la cravatta tricolore. Aveva chiesto multe milionarie e il carcere per i vertici delle agenzie fra i quali l’allora presidente mondiale di S&P Deven Sharma.
Nel frattempo Ruggiero aveva già messo in cantiere un altro processo eccellente, questa volta contro Deutsche Bank e il suo ex numero uno Josef Ackermann. L’inchiesta, ora trasferita a Milano per competenza, si fonda sullo stesso teorema caduto a Trani: vendendo la gran parte del suo portafoglio di Btp italiani nel 2011, Deutsche avrebbe agito illecitamente sui mercati ai danni dell’Italia. A dispetto degli sfoghi la politica non si è dimenticata di lui. Un lungo post su Facebook dopo la fine del processo fu ripreso sul sito di Beppe Grillo. Ed è stato proprio il grillino Carlo Sibilia, insieme al capogruppo di Forza Italia Renato Brunetta, a chiederne la nomina a consulente della commissione banche.