Lecce città del Libro: laboratori, incontri e promozione della lettura
Per i prossimi mesi Lecce potrà beneficiare di un fitto programma di laboratori, incontri, iniziative di promozione della lettura in tutti i quartieri, con un occhio particolare alle periferie. Ventuno differenti interventi, molto diversi tra loro, che vengono oggi presentati dall’amministrazione comunale come una unica campagna di promozione della lettura, che punta a incidere sui bassi indici di lettura che Lecce soffre.
Il programma di Lecce città del libro prevede da dicembre a marzo del prossimo anno la realizzazione dei 21 progetti che hanno ricevuto il sostegno di Comune, Regione, Assessorato Industria Turistica e Culturale Gestione e Valorizzazione Beni Culturali e del Cepel (Centro per il Libro) sulla base dei fondi stanziati in occasione del riconoscimento, nell’ambito del V incontro delle Città del libro tenutosi a Torino nel 2016, di Lecce come “Città del libro 2017”.
Oltre alle scuole della città, sono i quartieri periferici e semiperiferici della città i luoghi attraversati dalle iniziative: da San Pio a Santa Rosa, da San Giovanni Battista al Carcere di Lecce. Ed è la parte più vulnerabile dei cittadini quella su cui i progettisti hanno concentrato la propria attenzione: persone che vivono in aree meno ricche di servizi, giovani e adolescenti – una fascia debole “emergente”, secondo le più recenti analisi – oltre a persone con disabilità, migranti e detenute. L’idea dell’accesso alla cultura come passo fondamentale sulla strada dell’emancipazione e dello sviluppo umano risulta dunque colto dalle realtà che hanno voluto dare il proprio contributo in questa campagna.
Lecce città del Libro non è una grande campagna: lo sforzo economico che ha reso possibili i ventuno progetti è poco superiore ai 40 mila euro – ai quali si aggiungono gli importi destinati ai progetti finanziati dal Centro per la Lettura. L’amministrazione ha però inteso massimizzare l’efficacia di queste risorse pubbliche includendo nel bando per la selezione dei criteri che portassero i progetti a concentrarsi sui luoghi e le persone che più possono beneficiare di iniziative di inclusione culturale.
“Queste iniziative toccano parti differenti della città, periferie, zone del centro, giardini e sono rivolte a bambini, nonni, famiglie, scale le di condomini in periferia, incontrano le detenute del carcere di Lecce – dichiara l’assessora alla Cultura del Comune di Lecce Antonella Agnoli – Tutte insieme compongono un grande progetto legato alla lettura e all’obiettivo che questa amministrazione comunale, la Regione e il Centro per il libro hanno di far si che a Lecce si legga un po’ di più. È utile ricordare che la Puglia è penultima dopo la Calabria per gli indici di lettura della popolazione, e questo rappresenta una emergenza sociale prima che culturale. Chi non ha gli strumenti e il vocabolario per comprendere testi, informarsi sui suoi diritti, leggere articoli distinguendo tra fake news e notizie vere, tende a restare indietro. E noi dobbiamo lavorare perché nessuno resti indietro: per me è l’obiettivo principale da raggiungere con questo e con altri progetti che metteremo in campo è fare in modo che la totalità dei ragazzi e dei bambini di Lecce leggano in un anno almeno un libro, vedano almeno uno spettacolo a teatro o al cinema, assistano a un concerto musicale. È un obiettivo ambizioso, se si pensa che ad oggi circa la metà dei bambini leccesi è fuori da questa fascia e rischia di scivolare in uno stato di deprivazione culturale”.
“Con questo progetto, cominciato più di un anno fa, abbiamo puntato a costruire una bellissima rete con associazioni, biblioteche e librerie che favorirà la possibilità per tutti di accedere alla lettura – dichiara l’assessora alla Cultura della Regione Puglia Loredana Capone – Perché la Puglia, dal Salento al Gargano, può e deve migliorare sua capacità di crescere in cultura. Oggi la nostra è una terra di artisti e scrittori ma non di lettori. E invece dalla lettura passano l’innovazione e la crescita sociale ed economica dell’intero territorio. Perché leggere fa crescere, nutre, e aiuta a condividere le emozioni. In Regione abbiamo puntato a una grande attività condivisa con i Comuni che punta a costruire in Puglia una grande rete di biblioteche di comunità, che rappresentano un presidio culturale strategico sul quale investire e nel quale coinvolgere anche le università e le scuole. Generale lettori è il nostro obbiettivo e ci auguriamo che nel 2018 potremo segnare una inversione di tendenza recuperando terreno negli indici di lettura”.