Presentazione del volume “Musica e tradizione orale nel Salento” di Maurizio Agamennone
Arriva anche in Salento un volume di fondamentale importanza per una piena comprensione delle musiche di tradizione orale della penisola salentina e atteso da decenni da tutti gli appassionati: il riferimento è al volume di Maurizio Agamennone, “Musica e tradizione orale nel Salento”, edito da Squilibri nella collana Aem dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia, che, nei tre cd allegati, presenta per la prima volta la pubblicazione integrale delle registrazioni realizzate da Alan Lomax e Diego Carpitella in Salento, nel corso di quel loro mitico e fondativo viaggio in Italia in cui raccolsero una documentazione di straordinario valore storico-culturale oltre che di grande bellezza.
I brani raccolti, in particolare, costituiscono una rappresentazione pienamente efficace della ‘vita musicale’ delle comunità rurali salentine, offrendo un profilo per molti versi paradigmatico per intendere come quelle popolazioni siano riuscite a connotare le diverse occasioni della propria esperienza, individuale e collettiva, con musiche tanto pertinenti da risultare anche un formidabile marcatore sociale. Di particolare importanza le polifonie, espressioni di un vero habitus culturale nella sociabilità sia maschile che femminile, ma anche le lamentazioni funebri, rilevate a Martano e a Galatone da specialiste dei rituali connessi ad eventi luttuosi. Del tutto sorprendente l’inaspettata esplosione carnevalesca che, nell’agosto del 1954, i due ricercatori colgono ancora a Galatone, clamorosa testimonianza di come le memorie della ‘grande storia’ possano essere riprese e riformulate in contesti assai diversi.
In relazione a quanto accade oggi nell’estate salentina, dove folle di danzatori più o meno ‘pizzicati’ si lasciano travolgere dalle malie del ballo di massa, stupisce in particolare che, su circa tre ore di musica, vi sia una sola pizzica-pizzica, a conferma di quanto fosse molto più articolato il repertorio originario delle comunità salentine: una pizzica, in ogni caso, costruita su una sofisticata combinazione di voci femminili e maschili sostenute dal solo tamburo.
Una particolare attenzione è stata dedicata alla tradizione ellenofona in quanto le principali località interessate alla rilevazione (Calimera, Martano e Galatone) fanno parte della “Grecìa salentina”. Con numerose trascrizioni musicali, i testi poetici con traduzioni e un significativo corredo fotografico, il volume e i tre cd allegati, editi da Squilibri, si confermano di fondamentale importanza per la comprensione delle musiche del Salento.
Non stupisce dunque che anche in Salento si avviano le presentazioni di questo volume, realizzato peraltro e non a caso anche con il contributo della Fondazione La Notte della Taranta. Per iniziativa dell’amministrazione comunale, il volume così sarà presentato a Martano il 28 dicembre, alle ore 18, nella Sala K. Wojtyla, in piazza dei caduti: a dialogare con l’autore, Luigi Chiriatti, direttore artistico della Notte della Taranta. Il 29 dicembre, alle ore 19,30 al Castello di Corigliano d’Otranto, sarà Vincenzo Santoro, responsabile Ufficio Cultura dell’ANCI nonché direttore artistico della manifestazione, a presentare il volume in apertura della nuova edizione di FolkBooks, promossa dall’associazione Diotimart.
Allievo di Diego Carpitella, Maurizio Agamennone insegna Etnomusicologia all’Università di Firenze e si occupa di forme e pratiche della poesia cantata, di procedure e assetti performativi nelle polifonie e degli esiti musicali del confronto interculturale nel mondo contemporaneo.