Zollino: giardinieri sovversivi in azione!
Lo scorso febbraio l’amministrazione comunale di Zollino ha promosso l’iniziativa “Adotta un’area a verde pubblico”, un progetto che prevede l’affidamento in gestione di specifiche aree a verde (aiuole, viali, parchi) in cui effettuare interventi di qualificazione e manutenzione col chiaro obiettivo di sensibilizzare i cittadini al rispetto ed alla cura per l’ambiente ed incentivarne la responsabilità sociale.
A tale input Rifondazione Comunista di Zollino risponde sposando la linea ambientalista del comune e coniugandola con la filosofia e l’esperienza collaudata del “Guerrilla Gardening“.
“Giardinaggio libero d’assalto”, una combriccola verde e gaia che dagli anni ’70 di una New York in rapidissima evoluzione prende piede diffondendo pensiero ed azione all’intero occidente.
Un amalgama sui generis di ecologia, passione per il giardinaggio e moto creativo-politico che tramite piccoli gesti dimostrativi combatte il degrado urbano a colpi di ambientalismo spinto. Dagli States il movimento attecchisce nel Belpaese circa un lustro fa e a Milano trova principio e plauso. Funziona così: i guerriglieri, attivisti non violenti, individuano un sito in evidente stato di abbandono e si adoperano per riassestarlo tramite la piantumazione di fiori e piante. Parte il cosiddetto “attacco verde” che a seconda della zona in cui viene messo a segno assume connotazioni singole e particolarissime: si passa, infatti, dall’installazione di nuove colture alla cura e al salvataggio delle piante spontanee esistenti; ed è proprio così che hanno trovato inizio i meleti del nord Utah, i bananeti dell’Honduras, le aiole e i prati, le piazze e le scarpate di Fano, Torino, Napoli, Roma, Palermo, Gaeta… Dove il colore, oggi, ruba spazio al cemento e la terra mangia, finalmente, un angolo d’asfalto.
Vicino, per vocazione e ideali, il lavoro dei giardinieri sovversivi è stato scelto dal circolo Mario Manco di Zollino come modello cui ispirarsi tanto nelle modalità quanto nei contenuti.
Individuata un’area degradata, adiacente all’ingresso del paese, si procederà alla bonifica della stessa ed alla successiva piantumazione di arbusti, alberi e piante appartenenti alla macchia mediterranea. Il piano consiste nella pulizia e nella piantumazione della zona ma comprende anche la manutenzione della stessa con impegno e cura costanti nel tempo. Il progetto che prenderà il via tramite l’impegno del partito della rifondazione comunista è aperto a tutti: l’auspicio è che l’iniziativa possa estendersi a macchia d’olio al di là dei confini comunali e che le tante aree abbandonate nel territorio salentino trovino presto nuovi entusiasti soccorritori “sovversivi”.
La Redazione