Martano: Giovanni Caracuta parla della “sua” Misericordia
Nata nel 1995, “per aiutare chi ha più bisogno”, per dirla con il governatore del sodalizio, Giovanni Caracuta, negli anni “La Misericordia” è diventata una presenza importante per Martano e paesi limitrofi.
La gente, infatti, la percepisce come un punto di riferimento su cui fare affidamento. La sua forza è costituita dai volontari. Al momento conta su una sessantina, pronti a muovere in ogni momento.
“In media”, comunica Caracuta, “ facciamo due interventi al giorno, per lo più per dializzati da accompagnare nei centri specializzati o malati già visitati, presso gli ospedali”. Altro non possiamo fare, “la gente deve sapere che non possiamo intervenire in caso di incidenti per il trasporto di feriti, per aver disatteso la disposizione, di fronte ad un caso che ho ritenuto disperato, ho sul groppone un avviso di garanzia per omicidio colposo, anche se io, di colpe non ritengo proprio di averne”, lamenta.
Le ambulanze di cui dispone l’associazione vengono guidate da personale in possesso di patente di categoria “B”, privo- quindi- delle necessarie abilitazioni per il primo soccorso. “Da qualche tempo ci hanno dotati di defibrillatore, che è già una cosa importante. Abbiamo fatto un corso per utilizzarlo”. In mezzo a tante complicazioni un grande aiuto lo da lo spirito che anima tutti i volontari allo scopo di dare sempre il massimo. Non si indietreggia di fronte alle difficoltà. Per quanto ci sono, e tante. A partire da quelle economiche.
“Ci manteniamo grazie alle donazioni, per dire, quando trasportiamo un infermo ci danno una offerta, ma se non ne hanno, va bene lo stesso, continuiamo a fare il nostro servizio di carità, siamo nati per questo”. Resistono inossidabili i primi volontari a cui, ultimamente, il presidente ha riconosciuto il titolo di “Costituenti”. Sono: Piero Corina e Biagio Carati, perché hanno firmato quando è stato scritto lo statuto. “Sono soci che hanno dato tutto, ed anche oggi, sono pronti a darlo- se serve”, sostiene Caracuta. Ultimamente l’associazione ha effettuato la raccolta di beni alimentari a lunga conservazione e li distribuiamo, “lo facciamo due/ tre volte l’anno”. Di queste iniziative, peraltro, “ c’è uso ed abuso con la sola finalità di mettersi in mostra. Questo da noi non succede”.
Fernando Durante