Castrignano dei Greci: inaugurato il centro “Per un sorriso in più”
Finché c’è gente che pensa al prossimo, allora ci potrebbe essere una speranza. Nonostante tutto. Ho assistito ieri sera all’inaugurazione dei primi locali del costruendo Centro per diversamente abili, “Per un sorriso in più”, a Castrignano dei Greci.
Una cerimonia sobria, che ha visto protagonisti i promotori del complesso ed i ragazzi. Anzi il sindaco di questi, Salvatore Fiorentino, a cui è toccato l’onore di tagliare il nastro di inaugurazione.
“E’ la consegna della struttura nelle mani delle generazioni future”, ha voluto sottolineare, Giuseppe Campa, che ha dato la benedizione in sostituzione del parroco. Sono i primi locali della più complessa struttura che saranno adibiti a segreteria ed ad amministrazione. E’ stato un lavoro di rispetto della struttura esistente, delle nostre tradizioni con i muri portanti a secco. I lavori continuano, naturalmente.
Il complesso, una volta terminato, conterà su 60 posti letto ed un centro diurno per 30 ospiti, con annesso poliambulatorio, sala ristoro e servizi. “Non è un’opera per il solo Castrignano”, ha asserito il promotore del servizio, Franco Masciullo, nativo di Corigliano, originariamente ingegnere, laureatosi- poi- in medicina. Lo ha fatto per stare più vicino al figlio disabile, comprenderne i disagi e cercare di alleviarli. Ed in questa missione ha dedicato la sua vita. “Sta a noi far diventare la struttura un centro di eccellenza, sta al Salento ed all’Unione della Grecìa Salentina, che avrà un ruolo importante in questo”, ha detto, rivolgendosi ai presenti. Il dott. Camboa, responsabile dell’Asl di Maglie a cui fa riferimento il paese, ha sostenuto che la struttura dovrebbe essere aperta al Salento, se non alla regione, perché il prestigioso obiettivo a cui è destinata dovrebbe abbattere tutte le barriere.
Sulla stessa falsariga si è espresso il sindaco, Donato Amato, che ha ragionato su come si possa far decollare il centro: “bisogna superare piccoli interessi di paese a favore di interessi collettivi”. Il progettista, Rocco De Luca, ha illustrato il progetto, con soluzioni d’avanguardia. Consta di un Centro polivalente per diversamente abili, strutturato in: Residenza socio- sanitaria assistenziale; centro diurno socio educativo e riabilitativo; poliambulatorio sanitario di alta specializzazione e fisioterapia in acqua; centro down – per la cura delle cromosomopatie.
Ma ci sarà anche un Centro di ricerca per individuare le cause che portano a queste patologie permanenti. Importante, quest’ultimo, perché- per la prima volta- potrebbero essere scoperti quei cromosomi che generano l’andicap. Cosa mai avvenuta fin’ora, perché i costi della ricerca sono elevati ed i probabili fruitori pochi. In sostanza: non conviene ai laboratori di ricerca, né alla case farmaceutiche.
Verso questo obiettivo potrebbe verificarsi una collaborazione fra l’Università di Pisa e l’Ateneo salentino. Peraltro, altri due direttori di cliniche universitarie di Pisa, nativi nel Salento, Giulio Guido, direttore di Ortopedia, e Gabriele Siciliano, neurologo, hanno dato la disponibilità alla collaborazione.
Fernando Durante