A Melendugno si sviluppa il “villaggio globale”
I tempi modificano le prospettive. Grazie alle distanze ridotte del “villaggio globale” anche il volontariato cambia volto e nascono nuove forme di socialità e scambio culturale.
E’ quanto accade nel cuore del Salento, dove l’euforia e la stravaganza, di quattro ragazzi stranieri tra i 20 e i 30 anni impegnati in un progetto di volontariato europeo, ha interrotto la quotidianità di un paese.
Da Novembre, Irma (Lituania), Vanya (Bulgaria), Manuel (Australia) e Tissione (Inghilterra), risiedono a Melendugno e oltre a prestare attiva collaborazione presso il centro culturale Rina Durante e la cooperativa Arcobaleno, condividono e vivono con i melendugnesi gli eventi del Paese. La loro presenza ha riscosso molto successo, soprattutto tra i giovani autoctoni, i quali hanno trovato nella loro casa un luogo d’incontro per scambiare idee, vissuti, sapere, e perché no, anche una grossa opportunità per esercitarsi a comunicare in lingue diverse dalla propria. Con il passare del tempo, i ragazzi sono entrati a far parte della nostra comunità, ad essere riconosciuti come parte integrante del tessuto sociale di un Paese, non così “piccolo” per accogliere e offrire a tutti l’occasione di un confronto e dialogo spassionato tra generazioni e culture altre. Melendugno e la sua cittadinanza ha dimostrato quanto sia importante ridefinire gli spazi per i giovani, rivalutare l’interculturalità e garantire quello scambio di idee utile alla crescita sociale per una buona e autentica educazione civica. Tutto ciò è quanto di più bello può offrire l’esperienza di volontariato europeo e dobbiamo per questo, ringraziare le piccole – spesso giovani – realtà che operano nel sociale, perché grazie alla loro caparbietà, lungimiranza e spirito d’iniziativa ora, in molti paesi come il nostro si respira “aria nuova”!
Olga Nahi