Caso Amato: solidarietà da parte di tutti i candidati sindaco di Castrignano dei Greci
Vive sotto discreta scorta Donato Amato, sindaco della precedente amministrazione comunale, e la sua famiglia. Un proiettile calibro 20 e la subdola minaccia ai famigliari contenuta in una lettera, ha fatto scattare il piano di protezione previsto per i casi del genere. Messaggi di solidarietà sono giunti dal mondo politico. Fra questi, quello del deputato, Ugo Lisi che ha espresso “la mia più totale e sentita solidarietà”. Aggiungendo ancora che “tali episodi vengano stigmatizzati con la massima fermezza senza commettere l’errore di sottovalutarli”. Fra i primi arrivati quello dei candidati sindaci nell’ultima campagna elettorale del paese. Per bocca di Annamaria De Simone, candidata per il centrodestra, si sono dichiarati solidali tutti gli altri concorrenti alla carica di sindaco, nell’ultima campagna elettorale: Marilena Comi, Vincenzo Casaluci, Salvatore Treglia. “Non bisogna prendere a pretesto una campagna elettorale, per quanto aspra, né il risultato di una competizione elettorale per attuare atti di inciviltà assoluta. Il confronto non può sfociare in atti di intimidazione del genere”, dichiara la De Simone. Il nuovo primo cittadino, Antonio Zacheo, ha già fatto pervenire le proprie considerazioni ed il pieno sostegno, suo e dell’intero paese, al suo predecessore. “Inspiegabile, non conosco persone del mio paese che siano in grado di mettere in pratica in atti del genere e se così fosse si tende a brutalizzare il civile confronto politico”, ha dichiarato il neo primo cittadino. Per quanto, la lettera è stata imbucata proprio in paese. Ma può essere un’azione destinata a deviare le indagini della Digos e dei Carabinieri. Le ricerche delle forze dell’ordine sarebbero indirizzare alla ricerca di qualche indizio che potrebbe scaturire dagli atti dell’azione politica dell’ex sindaco. Messaggi di solidarietà sono- comunque- giunti da tutto il mondo politico. Dai sindaci dell’Unione dei comuni della Grecìa Salentina- di cui il paese fa parte- da molti politici, da gente comune, da chi lo conosce. La lettera incriminata, ricevuta lo scorso martedì, conteneva una pallottola calibro 20 ed un messaggio intimidatorio che, in sostanza, minacciava: stai attento a non esultare per la vittoria del neo sindaco, Antonio Zacheo (di cui l’ex primo cittadino è stato un suo sponsor ndr) perché hai moglie e figli. Ignoto, peraltro, il motivo di tanto risentimento per una gioia che ha interessato quanti hanno votato per Zacheo. Così come avrebbero gioito altri elettori di altri candidati, qualora avessero vinto. E’ nella normalità. Ma questo, evidentemente, ha dato fastidio a qualcuno che- forse- attendeva la sconfitta di Zacheo per vendicarsi di qualche ipotetico torto subito nel corso della sindacatura passata. Ma non è il solo settore ad essere vagliato. Si cerca a trecentosessanta gradi. Comunque, non saranno state notti tranquille quelle trascorse negli ultimi giorni da Amato. Anche se, chi lo conosce, sa bene che non è personaggio da avere paura. Tant’è vero che non ha esitato un istante a mettere a conoscenza della cosa le autorità competenti. Il paese, all’oscuro della vicenda, fino alla pubblicazione della notizia, è piombato in clima da incubo. Ma il sindaco non si rassegna, continua a sostenere che nel paese non ci sarebbero persone tanto violente.
Fernando Durante