Salvatore Morelli: un patriota pugliese
Abbiamo avuto un “patriota pugliese”, nato a Carovigno il 1° maggio 1814 e morto, poverissimo, a Pozzuoli il 22 ottobre 1880, incarcerato, insieme a Sigismondo Castromediano, per 10 anni dai Borboni, avvocato, diventa consigliere comunale a Napol dal 1860 al ’67, viene eletto alla Camera dal 1867 al 1880.
Morelli è stato il primo parlamentare in Europa, prima di Stuart Mill, che era meno aperturista di lui verso il vagheggiato “Risorgimento delle donne”, a presentare proposte di legge per il voto alle donne, il divorzio, la cremazione, la parità dei sessi e la differenza di genere (sosteneva che in natura non c’è uguaglianza, ma differenza), la parità figlio naturale col figlio legittimo, il bicognome ai neonati, il bicognome ai coniugi.
Difese le ragioni del Sud, quando proiprio dopo l’apertura del Canale di Suez, il Governo dell’epoca trasferì alcune funzioni portuali da Brindisi a Trieste. Grazie al suo impegno le ragazze vengono ammesse a frequentare i primi due anni del Ginnasio. L’unica sua proposta approvata fu la legge che dovrebbe portare il suo nome per riconoscere alle donne la facoltà di diventare testimoni nella cause.
Formulò sin da quando sedeva in Consiglio Comiunale a Napoli i programmi per una scuola: pubblica, gratuita e laica. Si battè contro la Legge delle Guarentigie (quello concesse al papa al pari di di quelle di un Capo di Stato straniero, con la differenza che il primo è a totale carcio del contribuente italiano).
Scrisse il famoso libro “La donna e la scienza”, la cui terza edizione dedicò allla nobildonna pedagogista milanese Claudia Antona Traversi (prima traduttrice in Italia delle opere di Stuart Mill) trasferitasi al Sud per seguire il marito parlamentare eletto nel Collegio di Massafra.
Conosciuto all’estero, sconosciuto in Italia, in Puglia e nella stessa Carovigno.
E’ stata promossa una Petizione Popolare con un comitato di cui è portavoce, la ricercatrice dell’opera di Morelli, Primarosa Saponaro, per diedicargli un monumneto e riportarne le spoglie mortali nella sua Carovigno.
Hanno già firmato la petizione tanti i cittadini, tanti rappresentanti di enti o istituzioni: Mina Welby, Peppino Englaro, la moglie di Gianni Rodari, Carla Corsetti, segr. naz. di Democrazia atea, Alex Zanotelli, magistrati: Ennio Cillo, Del Coco, Nicola Colaianni, Pia Ilderosa.
Tanti amministratori: Silvia Godelli, e Nichi Vendola, della Regione Puglia, Simona Manca, ass. prov. alla Cultura Lecce, Luigino Sergio e Aprile Giuliano. Sindaco e vice di Martignano, Valentino Parlato del Manifesto, Mimmo fazio, preside del Dipartim. di Filosofia Università del Salento, Paola Rita Stella, Assessore prov. Scuole- Roma, Claudio Corenral, Assessore prov. Servizi Sociali -Roma, Roberto Salvan, già direttore gen. Unicef, Mirella Casagrande, referente naz. Agesci, Luciano Ardesi, segr. naz. Lega diritti dei Popoli, l’europarlamentare Raffaele baldassarre, Alessandro La Porta, direttore biblioteca provinciale LE, Serena Corrado, respons. reg. Consulta Bioetica, Roberta Forte, vicesindaco Galatina, Antonio Chiga, viceSindaco Zollino, l’on. Giuseppe taurino, già parlamentare e consigliere regionale, gli editori Livio Muci e Pietro Manni, già consigliere regionale, gli assessori, prov, D’Antini, Comunale Messuti Lecce, Paolo Paticchio, assessore Comune di Castrignano dei Greci.
I docenti universitari Bari, Lecce, Foggia e Taranto: Mario Spedicato, Raffaela la Perna, Gaetano Bucci, Maurizio Nocera, Eugenio Imbriani, Irene Strazzeri, Pietro Fumarola, Antonio Quarta, Vito D’Armento, Carlotta Marzano, Giuseppe Schiavone, gli artisti: Caterina Gerardi e Franco Silvestri, il Gruppo jazzistico associato del Salento, Natalia Mucha, ricercatrice Polonia, Manfredi De Pascalis, Cons. Amm. Univ. del Salento, Franco Ungaro Centro teatrale Koreia,Franco Colizzi, Dirigente AIFO e ASL Br.
Diverse centinai di studenti e cittadini di tanti Comuni italiani, in maggioranza quelli pugliesi, da Pisa a Maglie, da Genova a Campi, da Perugia a Massafra, da Caserta a Gioia del Colle, da Imperia a Castrignano dei Greci, da Bologna a Salerno, a Napoli, a Roma, a Conversano, a San Vito dei Normanni, da Trento a Taranto, a Gravina ed altri ancora.
Ma prima fra tutti, Anna Maria Colaci, ordinario di Pedagogia dell’Univ. del Salento che ristampato, Ed. Pensa, uno dei libri più importanti di Salvatore Morelli: La donna e la scienza.
Giacomo Grippa
Bella cosa Corte Grande…..C’è un altro personaggio seppur molto differente che sarebbe interessante ricordare di più. Il controverso Liborio Romano, nato a Patù, ultimo ministro dell’interno del Regno dei Borboni. L’uomo che al Risorgimento e ai suoi ideali sacrificò la sua reputazione personale.