La tratta ferroviaria Maglie – Otranto compie 140 anni
Fra taglio di nastro, contestazioni e rimpianti per quello che sarebbe potuta essere, e non sono state le Fse, si è consumata la cerimonia organizzata per i 140 anni della tratta ferroviaria Maglie Otranto. Parte terminale della strada ferrata che parte da Bologna.
Nonostante tutto è stata una vera e propria festa di popolo. Le stazioni di Bagnolo, Cannole e, persino della fermata di Giurdignano, si sono presentate all’arrivo del treno addobbate a festa, con i gonfaloni dei paesi, sindaci con fascia, i bambini delle scuole a sventolare tricolori, e tanta, tanta gente. La partenza da Maglie è avvenuta a con il taglio del nastro a quattro mani, da parte del presidente della Provincia, Antonio Gabellone, e del sindaco, Antonio Fitto.
Intanto, sulla stazione ad attendere il convoglio in arrivo da Lecce sono stati alcuni striscioni- scritti dal Forum Ambiente e Salute Salento- Gruppo “Arte ed Ambiente”, di Galatina, che hanno inneggiato alla strada ferrata, contestando il costruendo allargamento della statale 16, sullo stesso percorso ferroviario. Fra ex dipendenti delle Fse ed appassionati osservatori presenti i commenti si sono sprecati. “ In tanti anni”, ha osservato un ex capostazione, “la velocità dei nostri treni non è aumentata di un solo metro”. E quei macchinisti alla guida del convoglio senza divisa e senza berretto hanno suscitato l’appassionato appunto di un signore presente alla cerimonia: “almeno si fossero presentati con la divisa e berretto”. Di risposta un dipendente: ”se l’avessero”. Per dire in quali condizioni versano le Fse. Poi, il treno, “Salento Express”, partito dal Museo ferroviario di Lecce, ha ripreso la via per la destinazione finale. Alle stazioni, molti di quei bambini che hanno sventolato il tricolore con tanta gioia non sapevano della sua esistenza in paese.
Festa doppia- poi- in arrivo ad Otranto. L’associazione che ha organizzato l’evento, “Amici delle Ferrovia”, del Museo ferroviario di Lecce, ha distribuito la fotocopia di un articolo del giorno di inaugurazione dell’evento, apparso su “Il Cittadino Leccese” il 27 settembre del 1872, in cui il cronista scrive dell’evento. Per tornare all’oggi. “Su questa stazione”, ha ricordato un anziano otrantino, “ non si è vista mai tanta gente. Anzi, non si vede mai nessuno a prendere il treno, in arrivo o in partenza, che non sia un turista”.
Neanche gli studenti utilizzano più il mezzo, come avveniva fino alla fine degli anni 70. “Si, è vero”, conferma il sindaco di Otranto, Luciano Cariddi, anche lui con fascia e gonfalone,” per comodità abbiamo trasferito i trasporti su strada, dovremmo riscoprire la vecchia ferrovia”. Comunque, per una volta almeno, il treno ha vissuto il suo momento di gloria. Domani sarà un altro giorno.
Fernando Durante