Martano: “La scuola resta aperta”
Il pensiero che la scuola dell’infanzia di Martano potesse restare chiusa il sabato aveva preoccupato molti genitori che hanno scritto alla nostra redazione per comunicare il disagio che stavano vivendo.
Ci siamo chiesti quale sorte sarebbe toccata ai bambini nel sabato del nostro villaggio.
Accantonati i dubbi e le preoccupazioni si è giunti ad un compromesso: il sabato resteranno aperte solo due sezioni in via Rosselli e Nizza.
A causa dell’elevato numero di assenze registrate ogni sabato tra i piccoli alunni delle scuole dell’infanzia, la dirigente scolastica, dottoressa Adele Campi, aveva avanzato ai genitori la proposta di lasciare chiuse le scuole.
L’ idea nasce da una riflessione maturata nel corso degli ultimi mesi. Già nel febbraio del 2011 era stato presentato un questionario rivolto ai genitori delle scuole primarie di Martano, dunque materne, elementari e medie. La proposta era sempre quella di esprimere il proprio parere riguardo la settimana corta.
Dal sondaggio era emersa l’assoluta obiezione a questa iniziativa nelle scuole elementari e medie. Un risultato opposto si era verificato nella scuola dell’infanzia, dove la maggior parte dei genitori si era dimostrata favorevole alla chiusura.
Tenendo in considerazione gli esiti del primo sondaggio e, vedendo che le scuole materne continuavano a rimanere quasi vuote il sabato, la dirigente scolastica ha pensato di riproporre all’attenzione l’opportunità bocciata già una volta.
La Dottoressa Adele Campi, convinta che la settimana corta non sia solo una questione di risparmio, ha voluto sottolineare l’importanza della scuola dell’infanzia con il riordino e il potenziamento delle attività didattiche ed educative nel corso della settimana.
Per questo ha deciso di coinvolgere nuovamente le famiglie attraverso un questionario, per scegliere se mutare l’impianto organizzativo della scuola dell’infanzia.
Ma l’opposizione di una parte dei genitori è stata determinante. Alcune famiglie, lamentando i propri disagi, hanno sottolineato la necessità di avere un punto di riferimento per i propri bambini anche di sabato.
Analizzati i risultati dei questionari, la dottoressa A. Campi è giunta ad una decisione che dovrebbe far tirare un sospiro di sollievo ai genitori più preoccupati: in ogni sede rimarrà aperta una sezione, dal momento che si dovrebbero riempire due classi su sette.
Questa, per ora, è sembrata la soluzione più idonea. Si pensa di ritornare sulla questione al momento dell’iscrizione al nuovo anno.
La scuola dell’infanzia è il primo passo verso il vivere in comunità. È luogo di gioco, educazione e socializzazione. Per questo dobbiamo custodire e dare valore alla più grande ricchezza della nostra società, i bambini.
Letizia Gaetani