Soleto: scoperti bidoni circondati dal catrame
E’ allarme ecologico in feudo di Soleto, al confine con l’agro di Corigliano d’Otranto e Zollino. 28 fusti dal contenuto, in parte, ignoto sono stati abbandonati sul terreno. Da alcuni fuoriesce catrame, sostanza altamente inquinante, altri risultano ancora chiusi. Il terreno sul quale sono stati depositati nasconde una importante falda acquifera da cui si emunge acqua che contribuisce a dissetare l’80% di comuni salentini.
La scoperta è, fra l’altro, distante circa 200 metri dalla discarica che la Regione sta realizzando in agro di Corigliano, oggetto di numerose contestazioni da parte delle associazioni ambientaliste. A scoprire la “bomba ecologica” e lanciare l’allarme è stato un militante ambientalista di Soleto, Salvatore Masciullo (alias Drake, nell’azione ambientalista), insieme ad altre due guardie dell’Aeop (associazione europea operatori di polizia): Donato Cosma e Paolo Palmisano. Sul posto sono immediatamente intervenuti rappresentanti dell’Arpa (Agenzia regionale per l’Ambiente), il Noe, gli amministratori dei paesi interessati, Carabinieri della locale stazione e Polizia Municipale. “Vogliamo capire chi è stato quel delinquente che ha provocato un disastro del genere, è gente da arrestare”, dichiara l’assessore all’Ambiente di Soleto, Pasquale Sammarco.
Si vuole anche capire l’entità del danno che ha provocato il catrame uscito dai fusti aperti. Per risanare il terreno si ha bisogno di ricorrere ad aziende specializzate i cui costi sono elevati, “ ed a pagarli è tutta la popolazione, purtroppo”. E non si sa, esattamente, da quanto tempo il contenuto dei bidoni viene sversato.
Ovvero, quale profondità abbia raggiunto il liquido inquinante. E’ un problema. A dire di Drake, sarebbero sul posto “da non meno di tre settimane”. Più in generale, sono tutte le stradine di campagna a costituire una vera e propria discarica a cielo aperto. Ma a chi spetta vigilare e pulire? E’ la domanda ricorrente.
Fernando Durante