Torre Sant’Andrea: gli operatori economici chiedono la pulizia della spiaggia
A circa sessanta giorni dall’inizio ufficiale della stagione estiva, la marina di Torre Sant’Andrea, facente parte dell’agro di Melendugno, si presenta come una località balneare poco accessibile e poco accogliente.
I crolli che hanno contrassegnato i primi mesi del 2013 hanno creato una situazione di disagio.
Oggi il quadro è il seguente: la spiaggia, da sempre riempitasi di alghe (Posidonia), si presenta stracolma all’inverosimile e l’inaccessibilità della località “punta” a causa dei crolli, rendono la marina melendugnese una meta poco fruibile.
Infatti, anziani e bambini negli anni scorsi sceglievano Torre Sant’Andrea proprio per la straordinaria facilità di accesso al mare: con la sua rampa sulla spiaggia era facile per un diversamente abile raggiungere la battigia e la roccia “tenera” della “Punta” erano di facile fruizione per un pubblico anziano e per i bambini.
Di fronte a questo disegno a tinte fosche i primi a sollevare la questione sono gli operatori economici di Torre Sant’Andrea, coloro che, in tempi non sospetti, hanno investito su questa marina quando tutti gli altri, in primis le istituzioni pubbliche, se ne disinteressavano, tanto che gli abituali frequentatori del posto l’hanno sempre definita “il confine tra l’Impero Otrantino e l’impero Melendugnese” caratterizzato del cosiddetto “fascino dell’abbandono”.
Abbiamo incontrato Sara Sicuro, titolare dell’area camper “I Faraglioni” e Omar Cuna, titolare del bar e ristorante “Il Porticciolo”. Entrambi hanno esposto chiaramente le problematiche che, sostengono, “occorre affrontare in questi due mesi prima che inizi la stagione estiva, altrimenti il flusso di turismo a Torre Sant’Andrea diminuirà drasticamente”.
“Ci sono prenotazioni a rischio” ci racconta Sara Sicuro, “i turisti hanno bisogno di un luogo sicuro e di facile accesso al mare, e, di fronte alle immagini sui crolli del costone che hanno fatto il giro del mondo, in molti hanno chiamato per annullare o per sospendere la prenotazione per la vacanza estiva”.
“Chiediamo alle istituzioni di intervenire per garantire la messa in sicurezza della marina e la pulizia della spiaggia per sostituirla alla mancata fruizione della scogliera della “Punta”, dichiara Omar Cuna, “non vogliamo i miracoli da nessuno e nemmeno uno stravolgimento del paesaggio, ma almeno vogliamo essere messi nelle condizioni di poter lavorare e di offrire un servizio adeguato agli standard medi di accoglienza nella nostra Torre Sant’Andrea”.
“Chiediamo”, chiudono all’unisono i due operatori “che l’amministrazione comunale di Melendugno, la Capitaneria di Porto e Assobalneari si siedano attorno ad un tavolo per trovare una rapida soluzione per la pulizia della spiaggia, ad oggi il nostro migliore canale di accesso al mare”.
Fabio Tarantino