Manifestazione degli lsu salentini davanti alla Prefettura
Il consigliere regionale Antonio Galati (Sel) dichiara: «I parlamentari si attivino almeno ora, con un emendamento che elimini un taglio odioso e ingiusto»
Si è svolta questa mattina davanti alla Prefettura di Lecce la manifestazione dei lavoratori addetti alle pulizie e agli altri appalti delle scuole della provincia: oltre 150 persone, in rappresentanza di quasi 1.000 in tutta la provincia e 21.000 in tutta Italia. Lavoratori che oggi percepiscono 700/800 euro al mese e che in base al cosiddetto “decreto del fare” del Governo Letta subirebbero un taglio selvaggio di 25 milioni di euro nel 2014 e 50 milioni di euro nel 2015.
«Assurdo immaginare economie sulla pelle di mille salentini, quando basterebbe l’affitto di un solo palazzo romano per reperire la stessa cifra», commenta il consigliere regionale vendoliano Antonio Galati, unico esponente politico ad aver partecipato alla manifestazione. «Amareggia questa “splendida solitudine” – commenta Galati – l’unica cosa che speriamo è che i parlamentari, specie quelli di maggioranza che si ritroveranno a votare in aula il decreto del fare, fossero assenti perché impegnati a stilare un emendamento teso a cancellare la norma taglia-lavoratori».
Il consigliere regionale vendoliano sottolinea come la norma contenuta nel “decreto del fare” pubblicato il 21 giugno scorso non sia un fulmine a ciel sereno: la bozza del decreto era pubblica sin dalle settimane precedenti e una dichiarazione del ministro Carrozza avevano già annunciato il taglio agli «appalti per il servizio di pulizia nelle scuole».
«C’è un modo di riparare a tanta distrazione da parte dei molti illustri parlamentari e esponenti del governo Letta-Alfano, compresi quelli eletti in Puglia – conclude Galati – ed è quello di intraprendere una corsa contro il tempo e correggere il decreto del fare prima della sua conversione in legge. La vicinanza ai lavoratori, specie quelli più deboli, arrivati oltre la soglia dei 50 anni con uno stipendio che è difficile considerare decoroso, va dimostrata nei fatti: e i fatti, per i parlamentari, sono i provvedimenti di legge».
La Redazione