Martano: “Japan Now” presenta il calendario delle attività di Agosto
PROGRAMMA ATTIVITÀ MESE DI AGOSTO
CALENDARIO
“Kamishibai Now!” Attivitá Didattica Per Bambini E Famiglie
Date: tutti i lunedì
Orario: h. 19:00
Luogo: Mostra Japan Now! Urban Center (Ex – Cabina ENEL) Via Nizza 48 – Martano (Le)
Costo: gratuito con biglietto d’ingresso alla mostra
(I genitori che accompagnassero i bambini avranno diritto al biglietto d’ingresso alla mostra ridotto a 3 euro).
IL 5, 12, 19 E 26 AGOSTO: “KAMISHIBAI NOW!” ATTIVITÀ DIDATTICA DEDICATA PER BAMBINI E FAMIGLIE.
ll kamishibai, o teatro d’imagini, è una forma espressiva tradizionale giapponese di narrazione per immagini. Ebbe un’enorme diffusione in Giappone tra gli anni ’30 e ’50 del secolo scorso come teatro di strada. Il termine deriva dall’unione delle parole “kami“ (carta) e “shibai“ (teatro, drammatizzazione) e si può tradurre come “teatro di carta“. Consiste in un teatrino in legno di misure ridotte (butai) all’interno del quale un narratore (kamishibaiya) fa scorrere delle immagini disegnate che illustrano una storia in sequenza.
DESCRIZIONE DELL’ATTIVITÁ
La proposta prevede una narrazione di circa 30 minuti, con musica di sottofondo, che contempla la narrazione di due diverse storie, adatte ai bambini a partire dai 5 anni di età e da una visita con attivitá ludica di circa 30 minuti.
Il repertorio è composto da fiabe e leggende tradizionali giapponesi e dalla fiaba Keba Keba illustrata dall’artista Takashi Murakami.
“Japan Cult Cinema!”, La Rassegna Di Film Dei Maestri Nipponici Di “Japan Now!”
Date: tutti i martedì
Orario: h. 20:30
Luogo: Mostra Japan Now! Urban Center (Ex – Cabina ENEL) Via Nizza 48 – Martano (Le)
Costo: gratuito con biglietto d’ingresso alla mostra
MARTEDI’ 6 AGOSTO: “JAPAN CULT CINEMA!”, LA FARFALLA SUL MIRINO (1967) DI SEIJUN SUZUKI
La “Farfalla sul mirino”, noto anche con il titolo alternativo “Il marchio dell’assassino”, è uno yakuza movie giapponese del 1967 diretto da Seijun Suzuki.
Il film, prodotto dalla Nikkatsu, uscì in coppia con Hana o kuu mushi diretto da Shōgorō Nishimura. La storia vede protagonista un killer professionista che, innamoratosi di una misteriosa donna, accetta di svolgere per conto di essa una missione impossibile; una volta fallita la missione, i due dovranno vedersela con il famigerato killer numero 1, assunto per ucciderli.
I produttori del film erano fermamente contrari alla sceneggiatura scritta dal regista, ricca di elementi satirici e anarchici che rendevano la pellicola unica nel suo genere e completamente diversa dalle altre precedentemente dirette dallo stesso regista.
Inizialmente, il film fu un fiasco, sia commerciale che di critica e la casa di produzione decise di licenziare Suzuki, reo di aver fatto un film senza senso e di nessun profitto. Suzuki avviò una causa – una delle più controverse nella storia dell’industria cinematografica giapponese – contro la Nikkatsu Company, ma venne inserito nella lista nera delle personalità più scomode e non poté girare film per dieci anni. Questa decisione nei suoi confronti aumentò notevolmente la sua popolarità e fece di Suzuki un eroe della controcultura. Nonostante tutto, il film venne “riabilitato” a partire dagli anni ’80, tanto da venire ormai considerato un cult movie; tuttora, critici e fan di tutto il mondo lo considerano un capolavoro dell’assurdo.
Ha influenzato registi come Quentin Tarantino, Chan-wook Park, John Woo e Jim Jarmusch ed è stato omaggiato in molti film successivi.
MARTEDI’ 13 AGOSTO: “JAPAN CULT CINEMA!”, HANA-BI (1997) DI TAKESHI KITANO
Hana-bi in giapponese significa letteralmente “fiori di fuoco”, come a rappresentare i due elementi protagonisti della pellicola: i delicati fiori disegnati ed il violento fuoco delle pistole. La storia si divide tutta fra estrema violenza ed estrema dolcezza.
Già con Violent Cop, Kitano aveva gettato le basi narrative per questo film (molti elementi della storia sono simili), ma mentre quello era semplicemente un classico “yakuza movie”, genere molto amato in Giappone, in Hana-bi il colore rosso sangue serve anche per dipingere meravigliosi quadri.
Kitano per la prima volta reinterpreta il genere proponendo una storia catartica, dove la “grande sparatoria” non chiude la storia ma addirittura l’apre, dove la violenza non è al servizio del bene o di un qualche ideale, bensì fine a sé stessa. Hana-bi è una storia di rinascita, di riscatto, di una nuova vita che nasce dalla morte. Di fiori nati dal fuoco, da quel fuoco che colpisce i giusti come gli ingiusti, e che quindi non ha messaggio morale.
Tutto il film è cosparso sì da sangue, ma anche da immagini meravigliose e delicate, come i colori pastello dei quadri e dei paesaggi. Tutti i quadri o i disegni presenti nel film sono opera di Kitano stesso, rendendo quindi quasi biografica la storia di Horibe che, una volta perso tutto nella vita, solo nel disegno troverà riscatto e voglia di vivere: anche il regista ha subìto nella realtà un violentissimo incidente in moto nell’agosto del 1994, e durante la convalescenza si è dilettato di disegno.
Nishi invece vive una dolorosa esperienza con la moglie malata terminale, trasformandosi da poliziotto violento a tenero marito e prendendosi cura della donna in rigoroso silenzio. Non c’è dialogo fra i due, ma è tutto un linguaggio di gesti, di sguardi e di giochi. Il gioco è elemento fondamentale di Kitano ed è presente in tutti i film, proprio come il mare e la violenza: sembra che nessun momento sia troppo triste o tragico per non poter lasciarsi andare ad un piccolo gioco.
MARTEDÌ 20 AGOSTO: “JAPAN CULT CINEMA!”, I SETTE SAMURAI (1954) DI AKIRA KUROSAWA
Nel Giappone del Cinquecento, sconvolto dalle guerre civili, alcuni contadini assoldano sette samurai per difendersi dai briganti. Vincendo le barriere di classe, i mercenari solidarizzeranno con gli agricoltori e si sacrificheranno per loro: alla fine il saggio capo dei samurai sentenzia: “Ancora una volta abbiamo perso… i veri vincitori sono loro”.
Uno dei capolavori di Kurosawa, un film d’avventura dal respiro epico che cela un’elegia della terra e della solidarietà, com’è nello spirito umanitario del regista. Al centro c’è il confronto-scontro tra due culture, quella della campagna e quella delle armi, e se la prima è descritta nella sua globalità, attraverso il ritratto collettivo dei contadini, la seconda è più approfondita e i sette differenti caratteri dei samurai incarnano aspetti diversi della morale e del comportamento giapponese: Kambei è la saggezza e il disincanto (capace di sottolineare il carattere autodistruttivo dell’impresa), Heihachi e Gorobei sono l’astuzia, la giovialità, il buon senso, Kyuzo è la concentrazione ascetica, Katsushiro rappresenta l’entusiasmo della gioventù, la generosità e l’idealismo, Shichiroj è la professionalità che vuole restare nell’ombra, Kikuchiyo (Toshiro Mifune) è il personaggio che lega le due culture con le sue origini contadine e la sua scelta di diventare samurai per volontà, timido dietro le sue audacie, sbruffone ma sostanzialmente insoddisfatto. Raccontato con il fascinoe la grandezza delle cose semplici e profonde, il film è soprattutto un incitamento contro la rassegnazione e lo scoramento, visti come i due grandi nemici dell’uomo.
MARTEDI’ 27 AGOSTO: “JAPAN CULT CINEMA!”, LA DONNA DI SABBIA (1964) DI HIROSHI TESHIGAHARA
Un entomologo, nonché professore universitario, si reca in una zona sabbiosa vicino al mare alla ricerca di insetti rari. Dopo essersi appisolato e aver perso l’ultimo bus disponibile per la città decide di passare la notte in un albergo nelle vicinanze di modo da continuare il lavoro il giorno successivo. Un pescatore che passava di lì per caso, lo convince a stare nel piccolo villaggio lì vicino, così da spendere meno soldi e stare in una casa privata. L’uomo accetta e viene calato in una grossa buca nella sabbia dove risiede una donna in una piccola casa. L’indomani scopre però che la scala, l’unico modo per uscire dalla buca, è stata rimossa e non c’è via di scampo. Realizza ben presto di essere stato rapito e che insieme alla donna è costretto ai lavori forzati, ovvero raccogliere sabbia da mandare in superficie.
“La donna di sabbia” è’ un film incredibilmente potente e suggestivo,a tratti surrealista, sperimentale nelle immagini e nella fotografia, poetico e claustrofobico al contempo, tagliente come un foglio di carta. E’ un’ opera che apre un varco sul nostro profondo abisso interiore.
Il film é tratto dal romanzo omonimo “Suna no onna” di Abe Kobo.
Programma attività collaterali
“Cosplay Now!” Festa Manga In Collaborazione Con Lupiae Comix
Date: Domenica 4 agosto
Orario: h. 19:00
Luogo: Mostra Japan Now! Urban Center (Ex – Cabina ENEL) Via Nizza 48 – Martano (Le)
Costo: gratuito con biglietto d’ingresso alla mostra
(I genitori che accompagnassero i bambini avranno diritto al biglietto d’ingresso alla mostra ridotto a 3 euro).
DOMENICA 4 AGOSTO: “COSPLAY NOW!” FESTA MANGA IN COLLABORAZIONE CON LUPIAE COMIX
Durante la festa verrà svolta un’estemporanea di fumetto in stile manga, o con tematiche legate alla cultura giapponese, a cura di staff e allievi della scuola Lupiae Comix.
L’incontro sarà allietato dalla presenza di cosplayers, ragazzi vestiti da personaggi di manga o anime (serie televisive).
Una truccatrice dello staff della scuola potrà realizzare, per chi lo desideri, un make-up a tema.
Saranno presenti stand con manga e fumetti.
Costo dell’attività: gratuita con biglietto d’ingresso
(I genitori che accompagnassero i bambini avranno diritto al biglietto d’ingresso alla mostra ridotto a 3 euro).
Paper Star Lanterns! Workshop Per Imparare A Costruire Lampade Di Carta A Cura Di Sara Yo
Date: mercoledì 7 agosto
Orario: h. 20:00
Luogo: Mostra Japan Now! Urban Center (Ex – Cabina ENEL) Via Nizza 48 – Martano (Le)
Costo: 15 euro
(I partecipanti al workshop avranno diritto al biglietto d’ingresso alla mostra ridotto a 3 euro).
MERCOLEDÌ 7 AGOSTO: PAPER STAR LANTERNS! WORKSHOP PER IMPARARE A COSTRUIRE LAMPADE DI CARTA A CURA DI SARA YO
In questo workshop imparerete a costruire delle simpatiche lanterne di carta a forma di stella.
Una lampada stella può essere usato solo per la decorazione o come una lampada reale con una lampadina o le luci led al suo interno.
Queste lanterne creano un bellissimo effetto di luce calda e soffusa che darà, sicuramente, un tocco di Oriente alle vostre case.
Amigurumi Now! Workshop di Amigurumi a cura di Yes we Knit!
Date: giovedì e venerdì 9-10 agosto
Orario: h. 19:00
Luogo: Mostra Japan Now! Urban Center (Ex – Cabina ENEL) Via Nizza 48 – Martano (Le)
Costo: 50 euro
(I partecipanti al workshop avranno diritto al biglietto d’ingresso alla mostra ridotto a 3 euro).
Numero minimo partecipanti: 8
VENERDÌ 9 E SABATO 10 AGOSTO: “AMIGURUMI NOW!” WORKSHOP DI AMIGURUMI A CURA DI YES WE KNIT!
Workshop dedicato all’arte giapponese dell’amigurumi tenuto da Angela Tomasicchio e Barbara verri di Yes, we knit.
IL WORKSHOP:
Corso Base – realizzazione KOKESHI di 10 cm circa:
• introduzione: cosa è un amigurumi, spiegazione di punti e lavorazioni base: catenella, maglia bassa, lavorazione in circolare, aumenti, diminuzioni, riferimenti visivi/schemi;
• realizzazione delle sezioni della kokeshi;
• assemblaggio delle varie parti e decorazioni, utilizzando anche delle tecniche di ricamo basilari per animare il volto, per le acconciature, ecc..
STRUMENTI: ai partecipanti saranno forniti tutti i materiali necessari, lane e cotoni di vari colori, uncinetti, imbottitura.
Durata del corso 6h: 9-10 agosto dalle ore 19 alle 22.
Destinatari: adulti
Possibilità di Corso Avanzato.
Laboratorio Della Creazione Della Carta Antica Con Fibre Vegetali A Cura Di Cubiarte
Date: giovedì 22 agosto
Orario: h. 18:30
Luogo: Mostra Japan Now! Urban Center (Ex – Cabina ENEL) Via Nizza 48 – Martano (Le)
Costo: 20 euro
(I partecipanti al workshop avranno diritto al biglietto d’ingresso alla mostra ridotto a 3 euro).
Numero minimo partecipanti: 15
LABORATORIO DELLA CREAZIONE DELLA CARTA ANTICA CON FIBRE VEGETALI A CURA DI CUBIARTE
Le tecniche e i processi lavorativi delle antiche corporazioni di artieri, sono monumenti, opera di un’identità da restaurare. Esperienze in intima fusione con la natura e i suoi ritmi. Produrre artigianalmente la carta innesca processi cognitivi che offrono occasioni eccezionali di relazione con la storia, l’ambiente e il quanto mai attuale problema etico del reimpiego dei materiali.
In questo laboratorio produrremo l’antica carta medievale.
Il corso ha come finalità la creazione di un proprio personale album; non richiede alcuna esperienza manuale e comprende ogni fascia d’età.
1. il raccolto: selezione delle fibre vegetali da cui estrarre la preziosa cellulosa.
2. follatura, lisciviazione e setacciatura della fibra vegetale.
3. il foglio: pescaggio delle fibre cellulosiche nel tino d’acqua; stiacciatura e calandratura dei nostri fogli.
Durata del corso 2h: 22 agosto dalle ore 19 alle 21.
Destinatari: 7/14 anni – adulti