A Zollino c’è speranza
In Campo la bella politica. Il comizio della lista, “Zollino bene comune”.
Ho assistito ieri (21 maggio 2014 ndr) sera ad un comizio di tre candidati consiglieri comunali per la lista “Zollino Bene Comune”. Alla fine degli interventi mi sono detto: c’è speranza. C’è speranza per la bella politica, non tutto è banalità, non tutto è qualunquismo. E, la speranza c’è in funzione della presenza di tanti giovani nelle due formazioni. Che, a mio parere, dovrebbero parlare di più, dovrebbero farli parlare di più. Hanno idee e belle idee, capacità di presentazione, progetti. E, questo, per un paese di poche anime come Zollino è una bella prospettiva. Io non so chi vincerà, né sono tanto appassionato alla cosa. Ma, mi auguro, questo si, che il bene del paese passi attraverso le nuove idee, le nuove generazioni. Ho, veramente, avuto il piacere di ascoltare Sabrina Maniglio (24 anni). Uno spettacolo. Chiarezza di progetti e strade per realizzali. “La politica deve andare dove il cittadino richiede la sua presenza, al cittadino bisogna dare giustificazione delle proprie azioni”, ed ancora, “La buona politica richiede tempo, energia e impegno con il cuore”. Per questo bisognerebbe, è il suo dire, “ utilizzare i moderni mezzi di comunicazione. Forse per questo l’intero comizio, i tre interventi, sono stati ripresi in streaming. “I giovani si sono stancati di non comprendere la politica, bisogna riuscire a comunicargliela attraverso i mezzi che li sono più congeniali, perché “il futuro passa attraverso la comunicazione da questi atteggiamenti deriva la gratitudine di essere ascoltati, quel che serve in politica è avere una prospettiva con animo forte ed incorruttibile determinazione”. Applausi meritati. Giorgio Pellegrino, ha dichiarato di sentire il peso e “la responsabilità di sentirmi rappresentante di un popolo”. “E’ difficile governare, anche in un paese piccolo come il nostro”, ha continuato, invocando partecipazione alle varie iniziative. La fiera di San Giovanni del 24 di Giugno è un momento strategico per la comunità nell’intento di rilanciare la nostra economia. “Bisogna fare sinergia associandosi con altre realtà vicine. La scuola deve diventare l’elemento più importante del nostro futuro. “Una comunità si può dichiarare veramente tale quando gli anziani giocano con i giovani”, per dire dell’ideale passaggio del testimone dalle vecchie alle nuove generazioni nel segno della continuità. A chiudere la serata è stato l’intervento di Giuseppe Verri, segretario del Pd, già consigliere di minoranza nella passata amministrazione che, ricordiamo, aveva l’attuale candidato sindaco, Antonio Chiga, quale vicesindaco. Queste posizioni, i motivi per i quali si troverebbe sulla stessa barca, anche per rispondere alle accuse rivenienti dall’altra lista sulle posizioni diverse assunte su argomenti non condivisi nei vari Consigli comunali, sono state esplicitate con puntualità e chiarezza. “Noi volevamo fare la bella politica. Il populismo non ci interessa”, ha attaccato. Mettere tutti coloro che fanno politica sullo stesso piano “è la pratica più elementare dell’analfabeta politico, ma non comprende che le decisioni assunte in consessi istituzionali riguardano anche la sua vita, lo colpiscono direttamente”. Comunque, ha sottolineato, “restiamo critici nei riguardi di alcune decisioni assunte dall’amministrazione uscente. Siamo scesi in politica per fare qualcosa di più, per portare il nostro contributo”. Confessa di aver avanzato il tentativo di dialogo anche con il deus ex machina dell’altra lista ma è stato respinto. “Antonio (Chiga) ha accettato la nostra sfida, ripartire dagli errori fatti dalla precedente amministrazione per il bene del paese. Ci hanno chiesto di assumere decisioni individuali ai quali ho risposto che “noi siamo un partito che ragiona da partito, nessuno è venuto a dettare condizioni”. Sottolinea, fra l’altro, le intenzioni di impegno per la cultura che ha permesso a quest’area ellenofona di richiamare le attenzioni del mondo. “Abbiamo a cuore le sorti del nostro paese, perciò siamo impegnati a costruire il nuovo”. Conclude, infine, con una considerazione: “le beghe in politica ammazzano la buona politica e se, a volte, può sembrare di indietreggiare rispetto ad alcune problematiche è fare un passo indietro per farne tre avanti”. E’ stata una serata di sana politica. Mi auguro che, anche dall’altra lista possano arrivare idee e proposte degni di una dialettica politica alta, sana e bella, com’è stata quella di ieri sera.
Fernando Durante
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