Aggressioni nel centro storico di Nardò
La Polizia di Stato ha dimostrato le proprie qualità professionali, la capacità di sopperire alle oggettive difficoltà nell’operare in territori e ambienti difficili, facendo anche fronte a carenze di risorse umane e strumentali, identificando rapidamente gli autori delle violente aggressioni avvenute nei giorni scorsi nel centro storico di Nardò.
Il Commissariato di Nardò è costretto tutti i giorni a fare i conti con mille ostacoli, sia di natura interna in più occasioni evidenziati, organico ridotto al lumicino – dotazioni strumentali insufficienti – ambiente di lavoro inadeguato; sia di natura esterna, scarsa collaborazione da parte dei cittadini – atteggiamento omertoso e in alcuni casi anche da parte delle vittime dei fatti reati – pressioni pubbliche da parte delle istituzioni che credono si possano accertare autori e responsabilità di eventi criminosi, al di fuori della flagranza di reato.
Comprendiamo la necessità di evidenziare l’ attività sugli organi di stampa, ma vorremmo che le esigenze personali non andassero a intaccare il pubblico interesse inficiando il lavoro e sminuendo l’immagine di chi, quotidianamente, affronta sacrifici, anche personali, enormi per dare risposte alla cittadinanza sui temi della sicurezza e della legalità. Pensiamo, sinceramente, che invocare l’intervento dell’esercito sul proprio territorio non sia utile a sveltire le indagini, che sicuramente la presenza di militari non agevola ma complica.
Riteniamo che, da parte delle istituzioni, si possa fare molto per sostenere le attività delle Forze di Polizia iniziando a rispettare ruoli e compiti, ad esempio la figura dell’Autorità Locale di Pubblica Sicurezza, e mettendo in campo azioni e iniziative che promuovano la cultura della legalità sul proprio territorio perché queste sono le attività che lasciano segni tangibili del proprio passaggio, contribuendo ad affrontare, con la cultura della legalità, anche temi di grande importanza, come accoglienza e caporalato, e a sottrarre quell’humus di silenzi e complicità in cui questi fenomeni prosperano.
Un grande applauso alla polizia che fa bene il proprio lavoro. Le forze dell’ordine devono far sentire la gente più sicura