Al via il “Roca Nuova Jazz Festival” nel villaggio medievale di Roca
Lunedì 24 e martedì 25 luglio 2017 nel suggestivo villaggio medievale di Roca Nuova prenderà vita il “Roca Nuova Jazz Festival”, rassegna che trova ispirazione e stimolo nell’accostamento tra antico e nuovo, tra tradizione e ricerca, tra musica e paesaggio naturale. Protagonisti sul palco saranno dei musicisti d’eccezione che si esibiranno in due concerti dal forte impatto emozionale sul pubblico in un sito di rara bellezza, ai piedi della torre cinquecentesca nel villaggio medioevale disabitato di Roca Nuova.
Il festival si aprirà lunedì 24 luglio con il concerto dello straordinario duo composto da Redi Hasa (Albania) e Maria Mazzotta (Salento) che con il loro disco “Ura” portano alla luce i legami possibili tra i repertori che navigano attraverso l’Adriatico e uniscono i Balcani e i Carpazi alle regioni del Sud dell’Italia. La voce di Maria Mazzotta si muove leggera e ricca di mille sfumature tra le lingue musicali delle due sponde, mentre le note di Redi Hasa propongono una e mille soluzioni possibili alle melodie tradizionali.
Martedì 25 luglio sarà invece la volta del trombettista salentino Cesare Dell’Anna e del pianista albanese Ekland Hasa, da anni protagonisti di numerose collaborazioni sull’asse Italia-Albania, che in un repertorio ricercato condivideranno con il pubblico esperienze classiche e raffinate, senza tralasciare le contaminazioni con la musica tradizionale, soprattutto quella albanese e balcanica. Il Roca Nuova Jazz Festival è organizzato da Zero Nove Nove e 11-8 Records con il contributo del Comune di Melendugno. L’iniziativa culturale rientra nella programmazione estiva del “Blu Festival”.
HASA-MAZZOTTA (Albania/Italia). I primi incontri musicali tra Redi Hasa e Maria Mazzotta avvengono nel 2005 quando, suonando per puro divertimento, cominciano a capire che tra di loro c’è grande affinità musicale. Il puro piacere dell’ascolto reciproco diventa, man mano, un appuntamento costante e ad ogni incontro entrambi portano nuovi brani e nuovi arrangiamenti, quasi a stupirsi l’un l’altro delle grandi potenzialità della loro musica. E’ così che, nel 2010, cominciano a credere seriamente in un progetto di ricerca che leghi le potenti note del violoncello alla leggerezza della voce, passando attraverso le tradizioni delle loro terre e di quelle che incontrano nei numerosi viaggi. Vibrazioni che si snodano dalla pancia di un violoncello, frequenze liberate che sostengono e si fondono con la voce; note sapienti che prendono corpo dal ventre, che giocano con le simmetrie e con le dissonanze. Fondamenta del repertorio sono le storie del sud Italia e dei Balcani, delle genti della Vecchia Europa e dei migranti di ogni tempo e luogo che Maria e Redi interpretano e ripropongono secondo il proprio sentire. Dalla collaborazione musicale tra i due scaturiscono forti emozioni che li nutrono e li ispirano al contempo. Colori, sapori, profumi, luci e ombre dell’esistenza umana vengono trasformati in suono che coinvolge e in storia che ammalia, in emozione. Sperimentazione e improvvisazione sono strumenti dosati con saggezza per sentire l’appartenenza di un brano e imprimervi la propria personalità.
CESARE DELL’ANNA e EKLAND HASA (Italia/Albania). Dal vivo Cesare Dell’Anna ed Ekland Hasa offrono una grande varietà di stili e culture, miscelate ad arte in una formula tanto eclettica quanto originale. L’incontro tra le sonorità jazz da cui trapela un’appartenenza al Sud Italia infatti sposa alla perfezione la musica classica e balcanica, dando vita ad un calderone musicale esplosivo. I ritmi irregolari e la tecnica espressiva dei due musicisti creano un’alchimia a cui è impossibile resistere; un viaggio musicale che parte dal Salento ma che, durante l’esibizione, è capace di portare in giro per il mondo gli ascoltatori. Se avrete l’impressione di essere in Romania piuttosto che in Marocco, Bosnia, Marocco o Albania, avrete colto in pieno lo spirito dell’esibizione.