Antonio Galati diventa consigliere Regionale: una nuova voce dal territorio salentino e martanese
Nel 2010, alla sua prima candidatura, registrò un exploit di consensi: 4.592 preferenze personali, che lo qualificarono nella sua lista come il primo dei non eletti nella circoscrizione provinciale di Lecce e come il quarto candidato più votato in tutta la Puglia. Per l’ampio consenso che i martanesi gli hanno tributato può essere considerato a tutti gli effetti una voce della città di Martano.
Il Consiglio di via Capruzzi ha sancito, venerdì 3 maggio 2013, la surroga di Dario Stefàno (eletto senatore nelle ultime consultazioni politiche) con il professionista Antonio Galati, al suo primo mandato istituzionale a sostegno del presidente Vendola.
Inizia la sua nuova esperienza istituzionale all’interno della Regione Puglia con questa dichiarazione:
“È un frutto che matura a distanza di oltre due anni dalla semina e del quale devo ringraziare i quasi 4.600 elettori che nelle scorse regionali hanno scritto il mio nome sulla scheda elettorale. Doverosamente sarò la loro voce, ma ancor di più porterò nell’assemblea elettiva della Regione la voce degli enti locali, delle associazioni, delle realtà politiche e dei singoli cittadini della mia città, del mio territorio e di tutto il Salento, specie di quelli che sono partiti svantaggiati nella corsa della vita. Ho fatto del progresso sociale e del rispetto delle regole le cifre della mia storia. Vengo dalla società civile alle istituzioni allo stesso tempo con umiltà e fierezza: l’umiltà di avere da imparare nei luoghi, per me sacri, nei quali viene esercitata la sovranità popolare e la fierezza di portare il mio contributo in quei luoghi, primo fra tutti l’esigenza di un metodo dialogico che la politica deve recuperare con urgenza. Molte sono le questioni sulle quali potrò spendere il mio impegno nei circa due anni e mezzo che ci separano dalla fine naturale della legislatura – aggiunge il neoconsigliere – la sanità, specie nella medicina territoriale che tanti cittadini reclamano; il governo del territorio, con la particolare attenzione richiesta nella valutazione di molti progetti che consumano il nostro suolo; la straordinaria ricchezza rappresentata dal volontariato sociale e culturale, al quale non sempre è riconosciuta l’attenzione che meriterebbe; le politiche attive a favore dei giovani, per la loro formazione e per evitare che fuggano da questa terra per mancanza di lavoro e di prospettive, impoverendo tutti noi; l’accoglienza doverosa e l’integrazione necessaria con chi arriva da altri paesi sulle nostre coste e nelle nostre terre. Questi punti politici saranno affrontati e sviluppati con i tempi che l’attività istituzionale richiede. Nel frattempo posso dare subito seguito ad una promessa formulata oltre due anni fa e diventata, ora, di stringente attualità: come garantii in campagna elettorale, non trarrò alcun profitto economico dal mio ruolo di consigliere regionale. I miei emolumenti verranno destinati ad un apposito conto corrente le cui somme, detratte le spese vive e documentate, saranno riversate sul territorio, sostenendo attività politiche, sociali e culturali. Ho affrontato questa sfida – conclude il consigliere Galati – con l’ambizione di portare la mia esperienza e la mia passione al servizio della mia città, del mio territorio e dei tanti cittadini che credono ancora che cambiare è possibile e che un Salento migliore esiste. Un Salento al quale presterò la mia voce in consiglio regionale”
Antonio Galati, 48 anni, sposato e padre di un figlio, risiede a Galatina. È nato a Maglie, nel cui liceo “Capece” ha conseguito la maturità per poi laurearsi in Giurisprudenza presso l’Università “Aldo Moro” di Bari. Esercita la professione notarile dal 1999; è attualmente titolare di due studi, a Galatina e a Lecce.
La Redazione
Una bella dichiarazione di intenti, seguita da un atto di grande generosità. Mi sembra un bell’inizio. Auguri.
è partito il piano Marshall per Martano?