Borgagne: intervista al sindaco Potì sul crollo del castello
Si è tenuto ieri l’incontro fra le associazioni di Borgagne e l’amministrazione comunale, era presente anche il sindaco con il quale si è disquisito del crollo del muro del castello Petraroli di Borgagne, anche se qualche domanda è arrivata quasi d’obbligo per i provvedimenti del costone roccioso di Sant’Andrea
Sindaco il crollo del muro del castello è avvenuto per cause naturali, qual è la vostra posizione in merito agli obblighi comunali per la manutenzione del castello?
Come sapete il comune è comproprietario del castello, poi ci sono dei privati che possono esercitare il diritto di proprietà, dunque abbiamo cercato subito una collaborazione per evitare ulteriori crolli e attraverso il parere dei nostri tecnici abbiamo consigliato lo sgombero dei locali per la messa in sicurezza. Abbiamo già informato la sovrintendenza di Lecce per procedere, il castello è un bene vincolato, quindi l’intesa deve avvenire anche con i proprietari privati.
Come pensate di impegnare l’ala del castello che vi appartiene?
Ci sarà sicuramente un progetto con il GAL di Otranto, Il GAL Terra d’Otranto con il PSL intende migliorare la qualità della vita nelle zone rurali e promuovere la diversificazione delle attività economiche (in coerenza all’obiettivo generale dell’Asse III del PSR).Il Piano di Sviluppo Locale(PSL)del GAL Terra d’Otranto 2007-2013 è articolato in due temi: la valorizzazione delle risorse produttive locali e realizzazione dei relativi circuiti e la valorizzazione delle risorse naturali e culturali. La strategia del PSL del GAL è quindi finalizzata alla “Realizzazione di un sistema di sviluppo rurale che sia integrato e basato sulle risorse locali, in grado di valorizzare le potenzialità produttive, naturali e culturali endogene; grazie al consolidamento dell’imprenditorialità esistente, alla crescita della cultura locale e alla partecipazione ai processi decisionali e aggregativi”, ed è finalizzata a favorire il consolidamento delle imprese, valorizzazione del settore turistico ma soprattutto valorizzazione integrata del territorio inteso nella sua accezione multidimensionale, il progetto prevede la ristrutturazione delle due camere del castello, il tutto si aggira sui 50.000 euro.
Era nel programma elettorale l’acquisizione dei castelli di Melendugno e Borgagne, come vi state muovendo?
Si è vero è uno dei punti che intendiamo portare avanti ,acquisire i castelli era fra i punti cardine del nostro programma per valorizzare il territorio ,ma purtroppo la mancanza di fondi e il patto di stabilità ci hanno costretti a cercare soluzioni e fondi alternativi, per il resto tutto è ancora in lavorazione.
Per quanto riguarda il costone roccioso di sant’Andrea invece quali sono gli aggiornamenti?
Per fare un breve riepilogo confermo che abbiamo emesso subito un’ordinanza per bloccare il passaggio mettendo in sicurezza con delle transenne la zona pericolosa, ovvio che la natura per quanto riguarda l’erosione sta facendo il suo corso, ma non possiamo accettare l’idea di perdere la baia di sant’Andrea, per cui vorrei trovare una soluzione quanto prima, in questi giorni ho parlato con il geologo dell’università per avere delucidazioni sulla situazione naturale di erosione della costa e stiamo valutando di riqualificare la piccola baia quanto prima, non cementificando come qualcuno aveva azzardato ma attenendoci alla tutela del territorio, utilizzando arredi in legno, tutto materiale ecologico che non vada in contrasto con la bellezza naturale di Sant’Andrea.
Maria De Giovanni