Calcio: Il Martano vince ed appassiona con i ragazzi
E’ terminata 4 a 0 contro il Fragagnano. Luperto con il polso fratturato i ragazzi del patron- Domenico Scordari- afflitti da crampi verso la fine partita, ma- eroicamente- in campo, fino alla fine.
“Grazie a chi ha dimostrato attaccamento ai nostri colori e grazie ai nostri juniores che hanno superato la prova più importante”, ha dichiarato un entusiastico presidente.
Amareggiato, però, per il grave infortunio a Luperto, “sto andando a trovarlo in ospedale”, ha dichiarato Scordari.
Questi gli eroici calciatori che, superando le polemiche e minacce subite nel corso dell’ultima settimana, sono scesi in campo: De Iaco, Nocco R., Passabì, Schito, Cezza, Nocco A., Luperto, Fariello, Serra, Scuglia Giannuzzi, Garrapa, Resta, Caracuta, Verri, De Santis, De Pascalis, Saracino, con l’allenatore, Colagiorgio.
Fracella era sul campo, anche se squalificato, per dimostrare la propria solidarietà ai compagni che sono scesi in campo. Questa è stata la partita del cuore. Della dimostrazione che se manca il sangue che pulsa forte nelle vene non si raggiunge alcun risultato.
E’ stato bello tornare a vivere momenti di vibrante calcio. Sentire l’entusiasmante urlo del pubblico che accompagna la corsa del giovanissimo Fariello verso la porta avversaria, che prima salta il proprio controllore in corsa, poi infila il portiere ospite e deposita in rete. La gente è impazzita. Al di la dell’impresa, per quanto attesa, i giovani hanno dimostrato che puntare su di loro, paga con moneta pesante.
Caracuta, per dire, dal primo minuto ha affrontato ben altri ostacoli, rispetto a quelli che è abituato ad affrontare. Per non parlare di Passabì che ha marcato e cancellato l’uomo più forte del Fragagnano. Scuglia si è infortunato, ma sempre attivo, fino a quando è stato in campo. E’ stata, veramente, una partita piena di entusiasmo. E Garrapa e Serra e Cezza e…Mai si eran visti tanti tiri in porta. Per dire che non hanno avuto, fra l’altro, alcun timore reverenziale di più navigati avversari, li hanno bombardati.
E, fa niente se- alla fine si perde, si può. Nessuno può rimproverare nulla a nessuno. Il cuore c’è stato. Si deve continuare così.
Fernando Durante