Carpignano: l’amministrazione aumenta la Tarsu del 73%
Nessuno spettacolo teatrale, nessuna iniziativa culturale, nessun concerto: nulla, né per i giovani, né per gli anziani hanno organizzato gli amministratori dell’arcobaleno per l’estate carpignanese. Niente per accogliere i turisti o per intrattenere i cittadini che invece, desiderosi d’estate, si sono spostati verso altri comuni e verso altri lidi per trascorrere le serate, lasciando le piazze deserte e silenziose, a danno anche degli operatori locali.
In una cosa si sono però impegnati, nel riservare a tutti i cittadini una amara sorpresa: l’aumento della Tassa sui Rifiuti (TARSU). E non un aumento da poco ma un aumento del 73 %. Dopo la decisione della maggioranza del Sindaco Isola sarà applicata, infatti, una tariffa sulle abitazioni private di € 1,38 anziché € 0,80 €/mq, € 1,67 invece di € 0,96 €/mq per uffici pubblici e studi professionali, di € 2,52 anziché € 1,46 €/mq per gli esercizi commerciali. Se ad esempio un cittadino, sino ad oggi, ha versato per la propria abitazione privata l’importo di € 150,00 d’ora in avanti dovrà versare € 259,00.
L’amministrazione comunale ha preso questa importante decisione senza consultare i cittadini, nel chiuso delle mura del municipio, alla faccia della tanto declamata trasparenza e partecipazione, cavallo di battaglia della loro campagna elettorale. E’ stato il gruppo di Progetto Democratico ad informare prontamente la cittadinanza di quello che stava succedendo, facendo due comizi in piazza a Carpignano e a Serrano. Nel corso del Consiglio Comunale abbiamo chiesto, poi, agli amministratori dell’Arcobaleno di tornare sui loro passi. Ma invano.
Non riusciamo davvero a comprendere il perché di questo aumento che appare ingiustificato, soprattutto alla luce delle nuove ingenti entrate registrate negli ultimi due anni per il bilancio comunale. Nuove entrate che hanno consentito di migliorare di molto lo stato delle casse del nostro comune e che, se gestite con maggiore oculatezza, avrebbero permesso di evitare una soluzione tanto gravosa per le tasche dei cittadini. Pensiamo, solo per fare degli esempi, agli introiti sostanziosi provenienti dal Parco Eolico di circa € 105.000 annui. Oppure, al minor costo del personale per l’anno in corso, stimato prudenzialmente in €. 100.000 grazie al pensionamento di ben cinque dipendenti comunali. E ancora alla diminuzione della spesa a carico del Comune per i contributi allo smaltimento dei liquami delle civili abitazioni presso l’Ecolio a seguito dell’allaccio alla rete fognaria di un gran numero di utenti.
Cattiva gestione, quindi, delle risorse finanziarie disponibili, ma anche e purtroppo spreco e sperpero di soldi pubblici per dare contentini (vedi i voucher), per l’assunzione di un segretario del sindaco nello staff che costa al nostro comune ben 1.500 € al mese, per la stampa di un gran numero di manifesti a colori, per l’affitto di palchi e amplificazioni nelle scuole con costi esorbitanti rispetto alle gestioni passate, per il piano traffico rimasto in sostanza inattuato, ecc.
Per inciso, al di là delle ragioni sopra esposte, l’aumento del 73% della Tassa sui Rifiuti è ingiustificato anche alla luce di quella che è l’effettiva qualità del servizio offerto dall’ATO: altri Sindaci, come abbiamo appreso dai giornali e dalle televisioni, hanno intrapreso una dura battaglia per contestare i costi del suddetto servizio a danno dei cittadini. I nostri amministratori, invece, sono rimasti in silenzio.
Permetteteci di dire, a questo punto, che l’aumento della TARSU è la famosa cartina di tornasole con la quale soppesare la qualità di questa amministrazione: arrivare a formulare un tale aumento significa aver abbassato il livello di attenzione sui conti, significa incapacità di formulare un’attenta e seria gestione ma, soprattutto, vuol dire incapacità di trovare risorse in modo alternativo a quanto fatto, sino a due anni fa, dalla gestione di Progetto Democratico o come fanno molte amministrazioni dei comuni limitrofi.
Il coordinamento di Progetto Democratico