Cgil in presidio davanti alla Prefettura di Lecce: “No alla reintroduzione dei voucher”
Rischio reintroduzione dei voucher. Mobilitazione straordinaria della Cgil davanti alla Prefettura e appello a tutti i Parlamentari salentini: “Sostenete questa mobilitazione”. Fragassi: “Inaccettabile, sarebbe violato articolo 75 della Costituzione”
“Il Governo, dopo aver eliminato i voucher, oggi pensa di farli rientrare dalla finestra. Questo è inaccettabile, intanto perché non ha dato la possibilità ai cittadini e ai lavoratori di esprimersi con il voto referendario (con la cancellazione dei voucher sono venuti meno i presupposti per i referendum del 28 maggio ndr), cosa garantita dall’articolo 75 della Costituzione, e pensa di fare un imbroglio nei confronti dei lavoratori, reintroduncendoli sotto mentite spoglie. Noi non lo permetteremo”. A dichiararlo è Valentina Fragassi, Segretaria generale della Cgil Lecce che oggi ha organizzato un presidio davanti alla Prefettura di Lecce.
La Segretaria generale insieme a una delegazione di manifestanti è stata poi ricevuta dall’autorità prefettizia.
Contestualmente è stata consegnata la lettera di appello, inviata ieri a tutti i Parlamentari eletti nella provincia di Lecce: “Chiediamo ai Parlamentari del nostro territorio di sostenere questa mobilitazione e le sue motivazioni, – ha detto la segretaria generale della Cgil Lecce – le stesse che hanno mosso milioni di cittadini a firmare per i referendum abrogativi e per un cambio di rotta decisivo nelle politiche del lavoro di questo Paese”.
Con alcuni emendamenti al Decreto Legge n. 50/2017 – attualmente in discussione in Parlamento – il governo vorrebbe ritornare a forme di lavoro occasionale peggiori dei voucher, cancellati solo poche settimane fa dopo la mobilitazione della Cgil per il referendum abrogativo.
Su queste nuove proposte non c’è stato alcun confronto con il sindacato e, cosa ancora più grave, un simile intervento rappresenterebbe una violazione dell’articolo 75 della Costituzione sul valore del referendum.
Si tratterebbe di una mancanza di rispetto sia verso la Suprema Corte di Cassazione, che si è pronunciata in proposito, sia verso i milioni di italiane e italiani che hanno firmato per abrogare i voucher divenuti strumento di ultraprecariato in un mondo del lavoro già privato, negli anni, di tutele e diritti.
La Cgil manifesta forte preoccupazione su quanto appreso e ha avviato una mobilitazione straordinaria in tutto il Paese.