Compostaggio ed ecotassa, interviene Galati: «Guido sbaglia, i fondi ci sono: non perdiamoli»
Domenica i sindaci di Soleto e Sogliano Cavour, Elio Serra e Paolo Solito, hanno manifestato la disponibilità dei propri Comuni ad ospitare un impianto dicompostaggio destinato a trattare la frazione umida dei rifiuti dell’area galatinese.
Lunedì l’assessore all’ambiente del Comune di Lecce, Andrea Guido, ha convocato una riunione operativa con l’obiettivo di accrescere la percentuale di raccolta differenziata, atto necessario per evitare l’aumento dell’ecotassa. Nella stessa occasione, però, l’assessore ha addebitato alla Regione Puglia la responsabilità per la mancata costruzione degli impianti di compostaggio.
Sulla questione interviene il consigliere regionale Antonio Galati, chiarendo che i finanziamenti per costruire impianti di compostaggio esistono da tempo, attendono di essere utilizzati e rischiano di essere indirizzati verso altri capitoli di spesa.
«Occorre fare presto per sfruttare fondi che sono disponibili nelle casse della Regione Puglia: collaborare è meglio che polemizzare.
È vero, la politica dei rifiuti sembra un capitolo della filosofia ermetica: le decisioni e, soprattutto, le non-decisioni appaiono il frutto di un sapere occulto, inaccessibile ai più.
La chiara presa di posizione dei Sindaci di Soleto e di Sogliano Cavour, però, offre l’opportunità di dare un contributo a chi non si voglia arrendere a tanta opacità.
Il Programma operativo FESR Puglia 2007-2014 (Asse II, linea d’intervento 2.5) prevede, tra l’altro, di spostare la frazione organica dei rifiuti dal circuito dello smaltimento verso la produzione di compost. In particolare, l’Azione 2.5.2 intende attivare iniziative volte alla “Realizzazione di impianti di compostaggio”: la sua dotazione finanziaria è di 33 milioni di euro per l’intero territorio della Regione Puglia. Tale dotazione, come specificato dalla Deliberazione della Giunta Regionale 21 maggio 2013, n. 990, è ripartita tra Unione europea (Euro 23.317.173,68) e Stato italiano (Euro 9.682.826,32).
Alla data odierna, la maggior parte di questi fondi è inutilizzata. Possono beneficiarne gli Ambiti Territoriali Ottimali e i Comuni in forma singola o associata. Tra i criteri di selezione degli interventi, ovviamente è decisivo quello relativo alla popolazione servita. È dunque evidente la necessità che i comuni si associno tra loro (con la previsione di un Comune capofila), al fine di presentare un bacino di utenza adeguato.
Trovato l’accordo tra i Comuni, l’idea progettuale dovrà essere sottoposta all’Oga (organo di governo dell’Ato Lecce) in qualità di organo deputato alla pianificazione dei recapiti finali e delle infrastrutture necessarie al sistema di gestione rifiuti integrato, ai sensi della L.R. 20 agosto 2012 n. 24. L’assessore Guido potrà sincerarsene chiedendo lumi al presidente dell’Oga, nonché suo sindaco, Paolo Perrone.
Poiché l’utilizzo della dotazione deve avvenire entro i primi mesi del 2015, pena la revoca dei fondi, vi è la massima urgenza: in caso di ulteriori ritardi le risorse disponibili verranno destinate ad altri interventi immediatamente cantierabili.
Come si vede, il meccanismo è complesso e per farlo marciare nella direzione giusta occorrono competenza tecnica, autorevolezza politica e molto impegno da parte di tutti, senza inutili polemiche politiche che ci farebbero solo perdere altro tempo. E invece è proprio questo l’elemento che più ci manca: il tempo è (ormai!) limitatissimo e si è molto in ritardo.
La Regione Puglia ha finalmente approntato le risorse utili alla realizzazione degli impianti di compostaggio. Sul territorio provinciale è il presidente dell’Oga, Paolo Perrone, che deve fare sintesi tra le varie candidature. Il Comune di Lecce ha dimensioni e peso politico sufficiente per avanzare un progetto e ottenere i fondi. I Comuni dell’area di Galatina possono consorziarsi e fare anch’essi la propria parte per raggiungere un obiettivo che può essere centrato solo da un’azione comune e non dall’azione di un solo Comune, sia pure “virtuoso”.
Fatta l’analisi, resta lo sconcerto.
Si predica l’ecologismo e la chiusura del ciclo dei rifiuti, si dice di voler combattere la termovalorizzazione, si impongono ai cittadini dei sacrifici in termini di danaro e in termini di abitudini di vita. Ma poi, a Lecce come a Galatina, si lasciano inutilizzate decine di milioni di euro, espressamente destinate al compostaggio.
Dipenderà dall’inadeguatezza di amministratori e funzionari? Dipenderà dalla politica che, a tutti i livelli, predica bene e razzola male? Dipenderà dall’accorta e perspicace attività di lobbyng di chi ha interessi contrapposti alla realizzazione di nuovi impianti di compostaggio? Dipenderà dalla consapevolezza che, in assenza di un dibattito pubblico, le risorse disponibili saranno destinate solo ad alcuni progetti, ottimamente patrocinati e magari presentati all’ultimo momento?
Forse è vera taluna di queste ragioni. O forse esse ricorrono tutte, variamente combinate tra loro. E magari vi sono ragioni ulteriori, per esempio le ragioni dei tanti portatori di interessi inconfessabili, senza alcun colore politico o forse capaci di cambiarlo secondo le circostanze. Il compito di riflettere su una situazione come questa spetta ai cittadini. Al di là di polemiche e scaricabarili, utili forse in vista di future campagne elettorali ma inefficaci per migliorare ecologia ed economia dei nostri territori»
La Redazione
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