Continua l’attività in mare di Tap, i manifestanti protestano con barche e pattini
Nonostante la promessa fatta alcuni mesi fa di sospendere le attività durante la stagione estiva, Tap continua i suoi lavori con le prospezioni in mare al largo di San Foca, marina di Melendugno. Un’attività che proprio non va giù ai cittadini del posto, ai loro amministratori e a tutta la gente del Salento che continua a protestare. Così, a fronte di un mancato rispetto degli accordi stabiliti e di un lavoro che prosegue durante la stagione estiva, non si fermano nemmeno le manifestazioni pacifiche della gente a cui il gasdotto proprio non va giù. Com’è noto, i sindaci di Melendugno e Vernole hanno chiesto conto della vicenda e della regolarità delle operazioni all’Ufficio locale marittimo di San Foca, senza ottenere finora risposta ufficiale. Intanto, i lavori continuano e la protesta si allarga a macchia d’olio.
Questa mattina, quindi, un nutrito gruppo di persone ha manifestato in mare contro l’imbarcazione del consorzio svizzero impegnata ad effettuare i lavori già da alcuni giorni. Diversi natanti, moto d’acqua, barche di pescatori e pattini di salvataggio con i bagnini degli stabilimenti balneari, hanno circondato, nell’ambito di un’azione dimostrativa, l’imbarcazione di Tap. E’ stato richiesto anche l’intervento una motovedetta della Capitaneria di porto, ma il tutto è avvenuto in maniera del tutto pacifica. I No Tap, come già detto, contestano alla società il mancato rispetto della pausa estiva. Questo, oltre a tutti i disagi che comporterebbe in futuro e per cui il fronte del No manifesta da tempo, starebbe pregiudicando l’attività dei pescatori, che in questo periodo sarebbero al picco dell’attività lavorativa. “Anche questa mattina TAP è in mare: noi siamo lì al fianco dei pescatori”, fanno sapere gli attivisti.
Durante l’ultimo blitz notturno era stato denunciato dagli amministratori locali lo sproporzionato ed ingiustificato uso delle Forze dell’ordine. In quell’occasione, infatti, per spostare 42 alberi erano stati chiamati a supporto addirittura 37 mezzi delle forze dell’ordine. In particolare i No Tap accusano un gruppo di carabinieri di aver staccato le guarnizioni di protezione degli scudi per colpire i manifestanti con i bordi taglienti. Il tutto sarebbe documentato in un servizio televisivo mandato in onda sul Tg3. Dalle immagini non appare chiara l’assenza di guarnizioni dagli scudi, ma si vede una ragazza colpita al volto con lo scudo da un carabiniere, visibilmente dolorante, poi soccorsa da alcuni presenti, tra i quali il Vicesindaco. La vicenda continua ad arricchirsi di contorni grotteschi e per alcuni aspetti drammatici, ma l’elemento più grave continua ad essere il mancato rispetto degli accordi.