Controlli nel Salento, case vacanze abusive e affitti in nero
La guardia di Finanza ha avviato un importante operazione in tutta la Puglia per prevenire e reprimere il fenomeno degli “affitti in nero”. Un piano di interventi che si colloca nell’ambito della missione istituzionale del contrasto all’illegalità economica e finanziaria, con lo scopo di scoprire le locazioni “in nero” di seconde/terze case in luoghi a più spiccata vocazione turistica, come nel caso delle località di villeggiatura e delle città d’arte, dove talvolta, alcuni proprietari degli immobili non dichiarano i compensi percepiti sfruttando la limitata durata dei contratti.
Sono stati eseguiti ben 305 interventi, nel corso dei quali sono state registrate 105 irregolarità che hanno accertato un evasione fiscale complessiva di 220.000 euro. Alcuni soggetti affittavano case per le vacanze a prezzi altissimi ma non dichiaravano nemmeno un euro. Nel Salento è stato riscontrato il maggior numero di irregolarità con situazioni meritevoli di ulteriori approfondimenti.
Ad esempio a Gallipoli, l’attività ispettiva ha evidenziato numerose violazioni, casi di sovraffollamento ad uso abitativo (fenomeno definito “case pollaio”), mancanza di contratti di affitto per uso turistico e assenza di requisiti minimi igienico-sanitari. In alcuni casi si oltrepassa i limiti della decenza, affittando persino il garage per far dormire dei minorenni. Secondo gli investigatori, il fenomeno risulta molto diffuso in molte località turistiche salentine, sia sulla costa ionica che adriatica. Insomma il mercato è florido, alimentato soprattutto da giovani turisti che sono disposti a dormire in massa in un appartamento di pochissimi metri quadrati.