Convegno ‘Sclerosi multipla e Ippoterapia’: premio a Maria De Giovanni
In occasione di un convegno intitolato “Sclerosi multipla e Ippoterapia” presso il Centro Ippico Argentone di Francavilla Fontana, la scrittrice salentina Maria De Giovanni ha ricevuto una targa come premio alla determinazione e perseveranza per il suo contributo scientifico e umano apportato alla manifestazione.
Un altro riconoscimento per Maria De Giovanni, di Borgagne, autrice del libro autobiografico – “Sulle orme della sclerosi multipla” diventato il messaggio sociale in tutta Italia – che con passione ed entusiasmo nel proprio lavoro trasmette fiducia a tante persone affette dalla malattia.
L ‘appuntamento si configurava con il Memorial G.ROSATO, che si tiene ogni anno in memoria e gratitudine del fondatore e ideatore del centro ippico. Erano presenti diverse istituzioni politiche fra cui l’onorevole Ciariaci’, le istituzioni sociali quali la Protezione Civile e la Croce Rossa.
Maria De Giovanni ha parlato della sclerosi multipla e ippoterapia, spiegando “Il cavallo è particolarmente indicato per correggere disordini motori, per aiutare persone affette da sclerosi multipla, perché andare a cavallo infonde un grande senso di indipendenza, fiducia in sé, autostima, e il movimento che si esegue, soprattutto nel trotto, influisce positivamente sul tono muscolare facilitando la riabilitazione motoria. Si dice che la felicità sieda sulla sella di un cavallo. L’ippoterapia (hippos = cavallo) può portare notevole giovamento ai sintomi della SM, quali la spasticità, la perdita di forze e le difficoltà di coordinazione. Fortifica il senso dell’equilibrio, contrastando allo stesso tempo la rigidità muscolare. Inoltre il contatto con il cavallo e con gli altri cavalieri agisce contro l’isolamento sociale. Per chi ama gli animali, l’ippoterapia è quindi il completamento ideale di un trattamento medico della sclerosi multipla”.
La salentina diventata oramai icona dei diritti delle persone con disabilità è anche membro scientifico nazionale AINPF per la continuità progettuale di assistenzialismo.