Dalla Soprintendenza STOP al progetto di Piazzetta Matteotti
Raccolte le osservazioni della minoranza consiliare
La Soprintendenza accoglie le osservazioni presentate dai gruppi di minoranza riguardanti il progetto di riqualificazione di Piazzetta Matteotti. Osservazioni che erano state condivise con la cittadinanza nell’incontro-dibattito tenutosi il 2 ottobre in Piazza Caduti. In una lettera indirizzata prima al Comune di Martano e successivamente ai consiglieri di minoranza Bovino, Castelluzzo, Calò, Caracuta, De Nicola, in risposta alle loro osservazioni, vengono messi in discussione gli aspetti più “dirompenti” dell’attuale progetto di riqualificazione. Viene prescritto che un eventuale intervento dovrà necessariamente rispettare le specifiche condizioni:
prima della rimozione dell’asfalto dovranno essere seguiti saggi atti a verificare la presenza di una pavimentazione preesistente in basoli che dovranno essere recuperati;
la pavimentazione dell’area dovrà essere eseguita con basoli di pietra calcarea il cui campione dovrà essere sottoposto all’esame della scrivente eliminando le previste riquadrature e/o ulteriori fasce;
la pezzatura e la posa dei basolati dovranno rispettare le dimensioni dei basoli esistenti e le tecniche costruttive tradizionali;
le aree già pavimentate potranno essere integrate con l’inserimento di aiuole e elementi di arredo;
non dovranno essere sostituite le alberature esistenti.
Risulta alquanto evidente da queste semplici prescrizioni, quanto le perplessità espresse dalla minoranza riguardo il progetto di riqualificazione, fossero fondate. Quanto Piazzetta Matteotti rappresenti, davvero, una delle testimonianze storiche più significative presenti in città. Quanto risulti difficile riprodurre, oggi, le tecniche adoperate nella posatura dell’attuale basolato. Quanto fosse avventata l’idea di sostituire le alberature esistenti con generici e cagionevoli palmizi. Quanto sia importante tutelare, salvaguardare e conservare l’attuale patrimonio storico-architettonico. Quanto l’unica riqualificazione richiesta consista nella valorizzazione dell’esistente. Quanto Piazzetta Matteotti non rappresenti una delle aree più degradate del paese. È evidente che l’intento delle osservazioni non rientrava in una mera contrapposizione politica, ma che puntasse,oltre che a tutelare, anche a rivendicare la concertazione, il ragionamento, il coinvolgimento necessari per questo tipo di interventi.
Marco Termo