Decoro urbano e adulti che perdono il lavoro. Giliberti spiega le sue idee
La corsa alla poltrona più importante di Palazzo Carafa sta per entrare nel vivo e, a poco più di tre settimane dal voto che coinvolgerà tutti i leccesi nell’elezione del loro nuovo primo cittadino, impazzano gli slogan e le promesse elettorali. Ogni giorno può essere quello giusto per assicurarsi il consenso dei cittadini ed ogni dichiarazione può far spostare l’ago della bilancia da una parte piuttosto che da un’altra. Il candidato sindaco del centrodestra, Mauro Giliberti ha parlato di un argomento molto delicato che coinvolge milioni di italiani, ma anche, purtroppo, tantissimi leccesi. È inquietante, infatti, il numero di cittadini che perdono il lavoro in età adulta e sono costretti a cercarne un altro per garantire un minimo di sostentamento alle loro famiglie.
Lecce, come detto, non viene esclusa da questa spirale negativa che coinvolge la vita lavorativa, ma prima di tutto economica del nostro paese. “Non dobbiamo abbandonare chi purtroppo si trova nella spiacevole condizione di perdere il lavoro già in età adulta”. Esordisce in questo modo Giliberti che poi lancia la proposta delle piccole cooperative e specifica: “Molti non possono beneficiare di alcun sussidio, altri hanno ammortizzatori sociali scaduti a causa della disattenzione della Regione Puglia. Noi dobbiamo dare nuove speranze ed opportunità a questa gente, oltre che creare occasioni per i più giovani, ed è proprio a questo che possono servire le piccole cooperative”.
Poi il focus della discussione si sposta su un altro argomento abbastanza caldo nella città di Lecce. Il degrado in cui versano molte strade e vie del capoluogo salentino è allarmante e non dà a tantissimi cittadini la possibilità di vivere all’insegna di un decoro che dovrebbe essere quantomeno garantito. L’idea di Mauro Giliberti è quella di assicurare a Lecce il giusto decoro individuando all’interno dell’amministrazione comunale una figura a cui affidare il preciso compito di coordinare le attività di manutenzione e ripristino degli arredi urbani danneggiati o non funzionanti. Serve, secondo il giornalista, chi osservi e pensi al decoro: pali della luce pericolanti o spenti, pensiline dell’autobus, cestini portarifiuti divelti, aiuole pubbliche e fioriere danneggiate da atti vandalici o offese da degrado e incuria, panchine rotte, marciapiedi sconnessi, ma anche segnali stradali sbiaditi, strade dissestate e canali di scolo delle acque piovane non efficienti.
“Il degrado e l’indisciplina – spiega Giliberti – influiscono sull’incolumità dei cittadini, i quali dovranno essere i primi protagonisti di un’interlocuzione costante tra Amministrazione e cittadinanza, grazie all’attivazione di un numero verde comunale di pronto intervento, in rete con il manager della sicurezza urbana”.