FSE, dopo le lamentele l’azienda annuncia il piano di rilancio con i nuovi bus accessibili a tutti
Il trasporto pubblico dovrebbe essere garantito a tutti e, allo stesso tempo, non dovrebbe causare disagi e malcontenti generali da parte degli utenti, ma soprattutto dei tantissimi fruitori che ogni giorno usufruiscono (si fa per dire) dei mezzi pubblici per i loro spostamenti di lavoro o altro. Negli ultimi tempi ci sono state moltissime lamentele sul servizio offerto da Ferrovie Sud Est che, soprattutto in Puglia ed in particolar modo in Salento, non ha dato le garanzie necessarie ai cittadini e pendolari salentini. Corse soppresse, ritardi da capogiro, condizioni igieniche non a norma e presenza costante di barriere architettoniche. Un vero e proprio dramma per chi ogni giorno, ma anche occasionalmente, è costretto a viaggiare con questa compagnia per esigenze personali.
Negli ultimi mesi molte segnalazioni di lamentele sono arrivate direttamente all’azienda. Molti viaggiatori hanno denunciato il fatto che rispetto ai treni nuovissimi, spaziosi e comodi, gli ATR 220 (per intenderci quelli rossi), spesso e volentieri venivano utilizzati mezzi scomodi, piccoli ed obsoleti, come i classici treni degli anni ’70 o addirittura degli anni ’50. Questo ovviamente ha creato dei disagi ai passeggeri che spesso sono stati costretti a viaggiare accalcati, in piedi, schiacciati tra di loro e a volte, proprio per questa situazione, non c’è stata nemmeno la possibilità di salire in stazioni minori. Treni soppressi e ritardi ricorrenti, poi, chiudono il cerchio di una situazione drammatica che, sempre più spesso, trasforma in un’impresa il raggiungimento del posto di lavoro da parte dei i pendolari.
Le cose, però, dovrebbero cambiare a breve, almeno se si fa fede a ciò che annuncia FSE. Dal punto di vista del piano industriale il programma di investimenti fino al 2021 prevede il rinnovo della flotta di treni e autobus, per un totale di 410 milioni di euro. Corse regolari, bus nuovi e accessibili. Questo è l’obiettivo che FSE si è prefissato con l’acquisto di 176 mezzi (tra nuovi, usati e a noleggio): operazione che porterà l’età media dei bus dagli attuali 16 a 8 anni di anzianità. I nuovi bus sono dotati di pedana per i viaggiatori disabili che da oggi possono utilizzare i nuovi mezzi per i propri spostamenti. FSE chiarisce che tale servizio è garantito a qualsiasi viaggiatore disabile che ne fa richiesta.