Gallipoli, concorso vigili urbani: sequestrati gli atti in Comune
Continua l’inchiesta della Procura, coordinata dal pubblico ministero Roberta Licci, su una presunta “parentopoli gallipolina”. Le Fiamme Gialle, su disposizione del pm, hanno sequestrato gli atti del concorso per vigili urbani nel Comune di Gallipoli. Il reato ipotizzato, per il momento contro ignoti, è quello di abuso d’ufficio.
L’inchiesta è nata in seguito alle denunce di alcuni aspiranti che hanno partecipato al concorso, esclusi dalla graduatoria, che avevano già presentato ricorso al Tar. Quattro concorrenti sui dieci risultati idonei al concorso per l’assunzione nella polizia municipale, sarebbero parenti di alcuni amministratori del comune di Gallipoli.
Sono diverse le anomalie segnalate negli esposti, sui quali stanno lavorando gli investigatori. In particolare sarebbero stati indetti due concorsi pubblici per l’assunzione di dieci vigili urbani, quindi lo stesso incarico, e alcuni concorrenti avrebbero partecipato alle fasi avanzate del bando senza aver superato la fase preliminare.