Gasdotto Tap, blitz notturno per trasferire 11 ulivi a Masseria del Capitano
Nel corso della notte, più precisamente intorno all’una, la società Tap (Trans Adriatic Pipeline) ha trasferito gli undici alberi di ulivo rimasti nel deposito della Alma Roma presso la Masseria del Capitano.
Il Blitz è giunto inaspettato, perchè stanotte i lavoratori della multinazionale scortati da un ingente numero di forze dell’ordine in assetto antisommossa hanno trasferito gli alberi al sito di stoccaggio. Le attività della ditta incaricata da Tap per il trasporto degli ulivi, sono state ostacolate dagli attivisti. Circa un centinaio i presenti del Movimento No Tap, hanno cercato di ostacolare il passaggio dei camion all’ingresso della Masseria del Capitano, i dimostranti si sono seduti per terra creando delle barriere umane. “Con dispiacere abbiamo visto di nuovo decine di uomini delle forze dell’ordine che hanno fatto servizio di sicurezza ad una società che realizza un’opera contro il volere della popolazione”. Una protesta del tutto pacifica che è andata avanti per alcune ore, fino a che non è stato consentito il passaggio dei mezzi con gli alberi.
Per la precisione si tratta degli alberi che nelle scorse settimane, a causa della protesta dei manifestanti che hanno impedito il passaggio dei camion con blocchi stradali, non sono stati spostati al sito di stoccaggio e sono stati temporaneamente sistemati nel deposito Alma Roma. Ora alla Masseria del Capitano sono presenti 168 ulivi, mentre 43 nel cantiere di San Basilio.
Ancora una volta Tap, ha deciso di agire a sorpresa e continuare il lavoro iniziato due mesi fa, procedendo verso la conclusione della fase zero con l’espianto di 211 ulivi dall’area di cantiere e relativa messa in sicurezza, considerato che nel decreto Via del 2014 è espressamente indicata l’impossibilità di lavorare durante la stagione turistica, ovvero nel periodo tra maggio e ottobre.