Grecìa Salentina: i “Futuri Possibili” del nostro territorio
Presentiamo ai nostri lettori il progetto In-Cul.Tu.Re. , realizzato da un team di giovani professionisti salentini.
Il patrimonio culturale della Grecìa Salentina offre numerose opportunità di studio, conoscenza e fruizione dei luoghi. Sebbene le principali criticità riguardano la conservazione, il sottoutilizzo e la gestione, solo un’esigua percentuale dei beni è o è stata sottoposta a restauro e a programmi di manutenzione. La missione di In-Cul.Tu.Re è trasformare i punti di debolezza del territorio in opportunità.
Cosa facciamo?
Il Progetto si attua all’interno dell’Unione dei comuni della Grecìa Salentina (partner), rispettando l’obiettivo iniziale di individuare un bene per ogni Comune secondo i tre cardini progettuali:
Restauro/Conservazione: applicazione di metodi innovativi di diagnostica non distruttiva (mappature termografiche, indagini geoelettriche, caratterizzazione dei materiali, laser scanning 3d).
Efficienza energetica: promozione e progettazione di modelli di intervento di efficientamento energetico finalizzati al recupero e conservazione di edifici storici.
Sviluppo di strumenti Ict per la promozione e la valorizzazione: percorsi di realtà aumentata e ricostruzioni virtuali.
L’obiettivo è di dare attuazione ai singoli progetti elaborati per ogni bene e realizzare ulteriori progetti pilota. I risultati raggiunti e tutte le attività di progetto confluiranno in una piattaforma web multicanale, che avrà nella digitalizzazione, comunicazione e nella logica open-data i suoi punti di forza.
Il budget di progetto è pari a 1,947 milioni di euro per una durata complessiva delle attività di tre anni (agosto ’12 – maggio ’15).
Perché innoviamo?
Il processo di ricerca sui beni oggetto di studio confluirà in tre percorsi di valorizzazione, differenti ma integrati fra loro:
Vedere l’invisibile: portare alla luce tutte le informazioni possibili dei beni e renderle accessibili ai professionisti del settore. I dati raccolti vengono sistematizzati secondo standard nazionali, in modo da essere integrati con piattaforme pilota, come Sicar (Sistema informativo per la documentazione georeferenziata dei cantieri di restauro) e la Carta dei beni culturali della regione Puglia.
Assaporare il territorio: costruire percorsi esperienziali in cui sia visibile il legame tra i patrimoni materiali e le produzioni locali, unendo la fruizione dei luoghi alle produzioni locali: arte, enogastronomia, artigianato di qualità e produzioni agricole.
Vivere (il) bene: ripensare un territorio vuol dire immergersi nella sua storia e nella sua identità, nonché veicolare il suo valore a vantaggio delle comunità locali.
In-Cul.Tu.Re. si presenta come un progetto di ricerca innovativo nel restauro (per i nuovi metodi di documentazione e diagnostica non distruttiva), nel turismo (mettendo in rete i beni e connettendoli con le eccellenze locali) e nella cultura (dando voce a luoghi simbolo del patrimonio locale).
Le attività di In.Cul.Tu.Re. sono supportate dalla sezione “Futuri Possibili”, un progetto di partecipazione e condivisione per portare la comunità al centro dei bisogni del territorio.
Chi siamo?
In-Cul.Tu.Re. INnovazione nella Cultura nel Turismo e nel Restauro è un progetto di ricerca nell’ambito “Social Innovation”. Il Progetto afferisce al settore della smart culture e risponde alla necessità di innovare il sistema dei patrimoni, attività culturali e del turismo. Le sue attività sono riconducibili agli ambiti secondari Cloud Computing Technologies per Smart Government, Energy Efficiency, Low Carbon Technologies.
Il processo di attuazione è supportato da cinque fornitori. La loro esperienza e il proprio know-how rappresentano un valore aggiunto per gli obiettivi da conseguire:
Laboratorio di Restauro del Politecnico di Torino: formazione e supporto per le campagne di indagine non distruttiva sui beni.
Istituto per i beni archeologici e monumentali (IBAM) del Cnr di Lecce: trasferimento tecnologico di metodologie per lo sviluppo e l’applicazione di tecniche di diagnosi, restauro, sistematizzazione dei risultati.
Istituto Superiore Mario Boella (ISMB) di Torino: sviluppo piattaforma web, progettazione e implementazione dei servizi per gli utenti finali.
C.R.E.S.Co. Soc. coop.: sviluppo di auditing e progetti di efficienza energetica, supporto attivo al progetto per le attività di valorizzazione e integrazione con il territorio e il suo tessuto produttivo locale.
Stop CO2 s.r.l.: supporto nell’ambito delle azioni di efficientamento energetico.
CONTATTI
progettoinculture@gmail.com
www.futuripossibili.wordpress.com
www.facebook.com/futuripossibili
@FuturiPossibili – @in_culture (twitter)
about.me/progettoinculture
Gabriele Miceli (resp. Comunicazione & Informazione) – 335.57.72.274
Ma toglietemi una curiosita’Galatina non era stata inclusa come cittadina della Grecia salentina?
Se ne ‘e’uscita?
Na sorte nosca?
Valorizzare il territorio e’anche…..non ammainare mai bandiera bianca,verso ilo verde,verso gl’animali,verso chi soffre,verso chi una dignita’sia infinitesimamante inconcludente e chi ha una dignita’a 360°.
Tutto il territorio deve giovarne ed esserne orgogliosi delle origini in primis salentine….e poi delle Grecia salentina poi,non credete?
Non ho capito una H. Speriamo che quei soldi stanziati finiscano in qualcosa di utile. Ma l’italiano è una bella lingua e forse in seguito ci farete capire in parole povere che cosa fate e chi può usufruire delle vostre alte competenze.
La conservazione del patrimonio culturale, soprattutto quando si basa su un apporto tecnologico innovativo, è un’attività complessa. È comprensibile che “parolacce” come mappatura termografica, caratterizzazione dei materiali, laser scanning, Low Carbon Technologies, e via dicendo possano intimorire e generare diffidenza.
Ma proprio in questo sta il cuore del progetto In-Cul.Tu.re. che intende trasferire al territorio e ai suoi tecnici quelle tecnologie e linguaggi che attualmente sono appannaggio esclusivo dei laboratori di ricerca. L’obiettivo è la conservazione del patrimonio culturale della Grecìa Salentina. Gli strumenti sono le nuove tecnologie. Il valore aggiunto è la costruzione di un rapporto virtuoso tra comunità scientifica e comunità locali.
Infine: la ricerca scientifica costa, e in questi tempi difficili per tutti, i finanziamenti alla ricerca sono stati spesso additati come sperpero. La nostra visione è diametralmente opposta. Da questo punto di vista il merito di In-Cul.Tu.Re. è quello di aver intercettato fondi del Ministero dell’Università e della Ricerca (co-finanziandoli con risorse proprie nella misura del 20%) altrimenti destinati altrove.
Nel corso del lavoro proveremo a dare voce e nuova vita a luoghi-simbolo del patrimonio locale. Oggi ci trovate a Zollino, alla fiera di San Giovanni a raccogliere informazioni per la progettazione partecipata delle Pozzelle. Tutti invitati, nessuno escluso.