Il prossimo futuro di Borgagne e dintorni
Intervista a Mauro Russo, vicesindaco del Comune di Melendugno.
Con un manifesto si annunciava, ormai qualche mese fa, l’inizio dei lavori di rifacimento di Piazza San’Antonio a Borgagne per settembre. Come mai al 12 ottobre non sono ancora cominciati? Qual è la tempistica relativa alla torre dell’orologio?
L’inizio dei lavori è imminente. Molto probabilmente saranno già cominciati quando verrà pubblicata quest’intervista. Abbiamo consegnato il mandato alla ditta il 3 ottobre, data da cui decorrono i sei mesi previsti per la consegna. La scelta di posticipare l’inizio è stata dettata da questioni inerenti il bilancio. Per quanto riguarda il campanile, invece, si è nella fase conclusiva. In questo momento si sta realizzando la tela che rappresenta Sant’Antonio, che sarà terminata per Natale. L’inaugurazione della torre non ha ancora una data certa, poiché molto probabilmente si attenderà il termine del ristrutturazione della piazza. A causa della chiusura di quest’ultima, verrà rimodellato il piano traffico con, per fare un esempio, l’inversione del senso di marcia di via Castello, che perciò verrà percorsa al contrario.
Nonostante i lavori di sistemazione siano terminati ormai da tre anni, gli impianti sportivi (campetti di tennis e basket per intenderci) restano a oggi non utilizzati e incustoditi o meglio utilizzati comunque dai ragazzi con tutti i rischi, che ne derivano. Cosa gli amministratori intendono fare?
Proprio nel prossimo consiglio comunale verrà presentata una gara d’appalto per un bando di evidenza pubblica per una gestione decennale dei detti impianti. Si prevede di includere nella gestione la possibilità di avviare un’attività commerciale di vendita di bibite e quant’altro. Per quanto riguarda il palestrone, l’intento è quello di vendere o almeno di affidarne la gestione per qualche decennio ad un privato. Ad oggi ci sono delle proposte di privati, che si stanno valutando.
Dalle rilevazioni dell’ATO il Comune di Melendugno, nonostante la raccolta differenziata, ricicla effettivamente solo il 20 % dei rifiuti. Perché questa percentuale così bassa, tenendo conto che le marine possono influire solo per due massimo tre mesi?
Influisce parecchio il discorso delle marine su questa percentuale invece. Siamo arrivati al del 20-25% nei periodi di maggiore raccolte. Bisogna tener presente che il 30-40% dei rifiuti sono organici. Negli ultimi mesi la percentuale di raccolta differenziata sta perdendo vari punti e per questo faremo a breve un manifesto per invitare tutti i cittadini a riprendere a farla, altrimenti la spazzatura non verrà raccolta e partiranno controlli e verbali. Inoltre siamo in scadenza d’appalto e il nuovo servizio sarà sicuramente migliore.
Siamo reduci da un’estate positiva per il turismo melendugnese, ma anche quest’anno si è riproposto il problema dei parcheggi sulle marine, troppo cari a Sant’Andrea e troppo pochi a Torre dell’Orso ad esempio. Quali soluzioni attuerete per contrastare la carenza di parcheggi e la poca vigilanza all’ingresso della provinciale che collega Torre dell’Orso a Sant’Andrea?
Per quanto riguarda Torre dell’Orso i parcheggi ci sono ben 500 parcheggi non a pagamento presso l’area mercatale. Che non siano sufficienti può essere anche vero, ma sono stati allestiti anche 15 parcheggi per disabili sotto la pineta, oltre a quelli a tariffa giornaliera nei pressi dell’accesso alla parte della spiaggia delle Due Sorelle. A Roca c’era stato un accordo con la curia per la gestione del parcheggio nei pressi dell’Oasi, ma è stato subito chiuso, perché nessuna macchina ha mai parcheggiato al suo interno. Presto comincerà la cauterizzazione per la pavimentazione di Piazza D’Acquisto a Torre dell’Orso e la riqualificazione dello spiazzo antistante l’Orsetta. Sono stati stanziati 200 mila euro per le marine. A Sant’Andrea si è proposta una convenzione al comune di Otranto, che permettesse al comune di Melendugno di intervenire nel suo territorio con pulizia e sistemazione del verde, respinta la mittente per il secondo anno consecutivo. Alcuni cittadini stanno pensando di fondare una pro-loco in difesa della piccola marina.
Palmina Surdo