Il senatore Gallo interviene sui tagli di Trenitalia
Interrogazione Al Presidente del Consiglio dei ministri e al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti
Il senatore Cosimo Gallo ha presentato una interrogazione parlamentare sulle tratte ferroviarie che Trenitalia vuole interrompere e che taglierebbero fuori il Salento dal resto d’Italia. “In particolare – scrive Gallo – sarebbero soppressi l’Eurostar city 9816 che parte da Lecce alle 7.00 e arriva a Milano alle 16.25, l’Eurostar Frecciargento 9352 Lecce Roma e viceversa, l’Express Lecce-Roma via Taranto, che da giornaliero era già diventato periodico, gli Intercity periodici notturni da e per Venezia, da e per Milano e da e per Milano San Cristofaro con le auto al seguito; diventerebbe periodico, poi, l’Intercity notte Lecce-Roma”. “I sindacati di categoria, preoccupati per le scelte delle Ferrovie dello Stato in relazione a tali cancellazioni, che, se attuate, di fatto sopprimerebbero gran parte dei treni a lunga percorrenza dal Sud al Centro-Nord, sarebbero in grande allarme e avrebbero già proclamato azioni di protesta e sit-in; sarebbero numerosi, inoltre, i treni regionali che verrebbero anch’essi soppressi in relazione ai tagli delle risorse previsti dalla recente manovra finanziaria; tale politica di tagli posta in essere da Ferrovie dello Stato SpA consentirebbe il recupero di risorse a favore di offerte commerciali più costose con grave danno per i cittadini meno abbienti, una contrazione del personale occupato e una ulteriore riduzione dei servizi essenziali forniti agli utenti”.
Gallo conclude dicendo che “se tali soppressioni venissero confermate, l’isolamento in cui si trova il Salento diverrebbe ancora più pesante; detta marginalizzazione ulteriore del Mezzogiorno concorrerebbe, se confermata, a rallentare la ripresa dell’economia italiana, l’interrogante chiede di sapere se il Presidente del Consiglio dei ministri e il Ministro in indirizzo siano a conoscenza di quanto sopra riportato e, in caso affermativo:
a) se e in quali modi intendano intervenire al fine di evitare che, proprio in una fase delicatissima per la vita del Paese, il Mezzogiorno d’Italia e particolarmente il Salento rischino di essere esclusi dalla rete di collegamenti ferroviari e, in conseguenza, dalla ripresa economica;
b) se ritengano opportuno aprire un tavolo di confronto con tutte le istituzioni locali coinvolte, con le parti sociali e con Ferrovie dello Stato SpA al fine di addivenire ad una riorganizzazione condivisa che individui i servizi cosiddetti poco efficienti ed efficaci e quelli ritenuti essenziali e quindi da migliorare”.
La Redazione