IL VIGILE SOLERTE
Venerdì 7 ottobre 2011, (figuriamoci se fosse stato il 17!): mi reco nella sede del Comune di Martano per prendere visione della documentazione disponibile per il prossimo Consiglio Comunale dell’11 Ottobre, tra cui i prospetti dei debiti fuori bilancio riconducibili ai 3 settori, Affari Generali, Ufficio Tecnico, Polizia Municipale, che devono essere ufficialmente “portati alla luce” nel corso del Consiglio Comunale (potremmo definire “Debito fuori Bilancio” ciò che scaturisce da un procedimento di spesa che, anziché concretizzarsi attraverso la normale gestione di Bilancio, seguendo le procedure previste per l’effettuazione di una spesa, art. 191 del T.U.E.L. n. 267/2000, avviene al di fuori dei procedimenti fissati dal dettato del predetto articolo).
Nell’elenco dei debiti fuori bilancio del settore Polizia Municipale leggo la proposta di riconoscere circa 40.000 euro rivenienti da sinistri occorsi a privati sul territorio di Martano, su un totale debiti fuori bilancio imputabile al settore di 54.000 euro circa. Più esattamente dei 40.000 euro, 8.500 sono le cosiddette franchigie da pagare alla Compagnia di Assicurazione che copre rischi legati a responsabilità riconosciute dall’amministrazione comunale, mentre la differenza, circa 32.000 euro, si riferisce probabilmente a sinistri di cui l’amministrazione non riconosce la responsabilità, che però è oggettivamente accertata nel corso di una causa civile. Evidentemente non ci sono ragioni valide per evitarne il pagamento, ma davvero non si poteva fare niente per prevenire tale attribuzione di responsabilità e il conseguente pagamento dei risarcimenti?
Con quali soldi far fronte a tali mancanze? Risposta: sono sempre i cittadini a pagare il conto tramite le imposte o le multe, attività sanzionatoria nella quale la Polizia Municipale di Martano, rappresentata e diretta dal suo Comandante, è molto attiva.
All’uscita dal Palazzo Comunale, infatti, dopo appena 10 minuti di sosta utile a fotocopiare i documenti relativi ai debiti fuori bilancio (fotocopie non pronte, altrimenti le avrei ritirate subito) trovo il Comandante intento a disporre la multa alla mia auto, parcheggiata “fuori degli appositi stalli”. La sanzione è relativa alla violazione dell’art. 15 C.d.S., che per esclusione suppongo sia questa “1. Su tutte le strade e loro pertinenze è vietato: lettera a) danneggiare in qualsiasi modo le opere, le piantagioni e gli impianti che ad esse appartengono, alterarne la forma ed invadere od occupare la piattaforma e le pertinenze o creare comunque stati di pericolo per la circolazione”. Non si tratta di aver violato un divieto di sosta quindi, ma si è ritenuto che la mia auto così parcheggiata invadesse la strada o creasse uno stato di pericolo per la circolazione. C’è della discrezionalità in questa sanzione. Nonostante fossi arrivato prima che la multa fosse staccata dal libretto, non c’è verso di ragionare. Mi resta, queste le parole del Comandante, l’azione di ricorso, adducendo “motivi istituzionali”.
Pagherò la multa. Come tutti. Ma come mai il Comandante, nonostante la denuncia pubblica di “Corte Grande” di Agosto, un mio successivo sollecito con verifica sul posto insieme agli Agenti di P.M. (nello stesso mese di Agosto), il conseguente taglio di alcune cime dell’albero posto proprio davanti al segnale (taglio insufficiente per renderlo visibile) e una sua promessa di intervento di modifica della staffa che lo sostiene, non provvede ancora a risistemare il segnale di “Stop” perchè sia finalmente visibile all’incrocio tra Via De Gasperi e Via Calimera? Perchè non provvede a far sistemare il segnale di direzione obbligatoria nell’aiuola posta al centro della piazzetta dinanzi all’edificio delle Scuole Elementari “F. Galiotta” (magari installando segnali di rotatoria in basso sui bordi dell’aiuola per eliminare quella “bruttura” di segnale)? Perchè ad esempio non provvede a far risistemare il segnale di direzione obbligatoria per gli autocarri che nasconde ancora il segnale di stop/semaforo all’incrocio tra Via Aldo Moro e Via Otranto (dopo il taglio di alcuni rami di un albero sempre su mia sollecitazione all’ufficio tecnico, intervenuto prontamente) ? Si tratta di segnalazioni che già ho provveduto a fare personalmente, ma per questo non c’è tempo, non ci sono operai disponibili, non ci sono soldi. Le multe invece richiedono poche risorse, a queste ci si dedica con molta solerzia…
Il Consigliere Comunale
Toni Iervoglini