Imu sui terreni agricoli: batosta in arrivo per il Salento
Partiamo dalla fine. L’IMU sui terreni agricoli s’ha da pagare! Lo ha ribadito il Governo con un decreto, adottato nel Consiglio dei Ministri dello scorso 24 gennaio, che ha, al tempo stesso, prorogato i termini, fino al prossimo 10 febbraio, per adempiere al tributo.
Una vicenda, quella dell’IMU sui terreni agricoli, che ha del paradossale e che è emblematica della situazione di incertezza con cui contribuenti ed enti locali devono quotidianamente fare i conti.
Per capirlo facciamo un passo indietro. Fino allo scorso anno erano esentati dal pagamento dell’IMU (e prima ancora dell’ICI) tutti i terreni (montani ma non solo) classificati come poco produttivi e ricadenti nei comuni ricompresi nell’elenco di cui alla Circolare Ministeriale 9/1993; in provincia di Lecce ben 58 comuni e la quasi totalità di quelli facenti parte dell’Unione della Grecìa Salentina, ad esclusione dei soli Cutrofiano e Sogliano.
Questo fino al 28 Novembre 2014, data in cui, con i bilanci ormai chiusi e non più modificabili, i comuni si sono visti comunicare un taglio di risorse pari al gettito IMU sui terreni agricoli, che gli Enti Locali dovranno ora necessariamente recuperare dai cittadini.
In pratica, dalla sera alla mattina, è stato introdotto un nuovo criterio di esenzione basato unicamente sull’ “altitudine del comune al centro” (ovvero della sede municipale), che prevede l’esenzione in favore di tutti i possessori di terreni ubicati in comuni la cui altitudine supera i 600 metri e l’esenzione per i soli imprenditori agricoli nei comuni la cui altitudine è compresa nell’intervallo tra i 281 e i 600 metri. Nessun beneficio, invece, per i comuni al di sotto dei 280 metri.
E qui nascono i primi problemi. Migliaia di Comuni, i cui terreni erano considerati fino al giorno prima poco produttivi, diventano di colpo tassabili. Il criterio dell’altezza del municipio crea situazioni paradossali con comuni che tentano addirittura di spostare la sede municipale nelle frazioni di montagna. Ma non solo. Le nuove regole si applicano con effetto retroattivo già per l’anno 2014. I tagli sui bilanci comunali sono immediati e i cittadini sono tenuti a pagare entro il 16 dicembre, in deroga allo statuto del contribuente che prevede un preavviso minimo di 60 giorni.
Partono così i ricorsi al TAR (che per ora decide di non decidere); il Governo fa una parziale marcia indietro, correggendo il criterio altimetrico e concedendo una proroga ai termini di pagamento, senza però cambiare la sostanza del decreto. Nessuna esenzione per i comuni classificati come “non montani”.
Il Salento si ritrova, quindi, ad essere uno dei territori più penalizzati. A partire dal 2014 tutti i comuni salentini perdono il diritto all’esenzione a prescindere dalla reale produttività dei terreni, con conseguenti tagli sui bilanci comunali (il maggior gettito IMU, infatti, va allo Stato e non ai comuni).
Mentre però i tagli per i Comuni sono certi e immediati, non lo sono altrettanto gli incassi. Per le amministrazioni, infatti, sarà molto complicato recuperare le somme, soprattutto considerato l’eccessiva frammentazione delle proprietà terriere e la presenza di una franchigia sul pagamento delle piccole somme.
In sostanza il Governo finanzia la propria manovra di bilancio a spese dei cittadini e a danno dei comuni che, oltre a metterci la faccia, saranno costretti a fare i conti con probabili buchi di bilancio.
Per questo gli amministratori locali sono sul piede di guerra, così come le associazioni che si occupano di agricoltura. Come spiega il Sindaco di Zollino, Antonio Chiga, “Ancora una volta i Comuni sono chiamati a fare gli esattori per far quadrare i conti dello Stato; un duro colpo al settore agricolo, ai nostri territori, e ai tanti cittadini che hanno nella campagna una fonte di sussistenza”.
Nella tabella seguente si riportano le risorse decurtate ai Comuni della Grecìa Salentina:
Comune di Calimera 29.768,72
Comune di Carpignano Salentino 111.644,31
Comune di Castrignano dei Greci 32.540,63
Comune di Corigliano d’Otranto 83.270,96
Comune di Martano 69.482,91
Comune di Martignano 18.787,23
Comune di Melpignano 31.199,78
Comune di Soleto 113.037,21
Comune di Sternatia 60.354,45
Comune di Zollino 33.937,07
La Redazione
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