Italia – Albania: la Provincia di Lecce costruisce un “ponte” per lo sviluppo
La Provincia di Lecce promuove in Albania investimenti economici in settori strategici come il turismo, l’agricoltura, i trasporti. Il tutto all’insegna dell’Ecosostenibilità, collante delle due terre che si affacciamo sull’Adriatico, separate dal solo canale d’Otranto .
Proprio il Canale d’Otranto è al centro di Nostra, acronimo di Network of straits, il progetto europeo di cooperazione, previsto nell’ambito del Programma Interreg IV C, che mette insieme ben sedici istituzioni in otto tratti di mare ricadenti all’interno di Paesi aderenti all’Unione europea, con l’obiettivo di favorire lo sviluppo economico e sociale, nel rispetto dell’ambiente.
Tra queste c’è anche la Provincia di Lecce, che con un budget assegnato di 182 mila euro, si è candidata a sviluppare nuove relazioni e scambi con il Paese delle aquile, che ruotino intorno al Canale di Otranto. Dopo la firma del Protocollo d’intesa d’avvio nel 2010 e del Partnership Agreement a Calais, in Francia, nel 2012, il progetto Nostra è ormai entrato nel vivo.
Già il 10 e 11 aprile prossimi, il Salento farà gli onori di casa ospitando la kermesse che sarà incipit della prima importante occasione di confronto e scambio di esperienze che riguarda il futuro del Canale di Otranto, con il workshop “Tourism and cultural Heritage”, location d’eccezione la meravigliosa Otranto.
Il programma è ricco di appuntamenti che si coniugano nella partecipazione dei paesi Europei che aderiscono e sostengono il progetto, ci saranno inoltre diversiincontri tematici con rappresentanti dei Paesi europei rappresentanti delle autorità portuali, studiosi ed esperti internazionali.
La sfida che la Provincia di Lecce vuole lanciare a tutti i protagonisti del sistema sociale ed economico salentino è di usufruire dei focus di confronto che il progetto Nostra offrirà nei prossimi due anni, a partire da questo primo appuntamento salentino, come “incubatrici permanenti” di idee forti da presentare nel prossimo Programma europeo di cooperazione Italia – Albania.
Il dirigente dell’assessorato al Mediterraneo della Regione Puglia, B. Notarangelo, cheha dimostrato grande interesse verso l’iniziativa sarà presente all’incontro, da questo si deduce quanto ancora in termini di progettualità c’è da disegnare e definire sia a livello regionale che coinvolgendo Bari ,Brindisi e tutto il territorio salentino con a capo la provincia di lecce .
Si apriranno i lavori mercoledì 10 aprile, dalle ore 9.30 e fino alle 17, nella Sala Teatrale dell’Istituto Suore “Maestre Pie Filippini” in Piazza Castello, ad Otranto. Il programma prevede, in apertura, i saluti del presidente della Provincia di Lecce Antonio Gabellone, del sindaco di Otranto Luciano Cariddi e delpresidente della Regione di Valona Anesti Dhimojani.
A seguire gli interventi dell’assessore provinciale al Turismo e al Marketing territoriale Francesco Pacella, del dirigente del Settore Mediterraneo della Regione Puglia Bernardo Notarangelo, e di rappresentanti della Prefettura di Lecce, delle Capitanerie di Porto di Brindisi e Gallipoli, dell’Ufficio Circondariale Marittimo di Otranto, delle Autorità portuali di Brindisi e del Levante e dell’Albania.Durante i lavori saranno presentate le relazioni dei docenti dell’Università del Salento Antonio Cordella (“Tourist economic development of the Salento area: territorial experiences, state of the art and potentiality”); Stefano De Rubertis (“Presentation of the Study of the University of Salento: Cooperation projects between Italy and Albania”) e Alberto Basset (“Environmental conditions of transitional and marine ecosystems in the cross-border Adriatic – Ionian Region”).
Giovedì 11 aprile, sempre nella Sala Teatrale dell’Istituto Suore “Maestre Pie Filippini” in Piazza Castello ad Otranto, dalle ore 9.30 alle 14, un nuovo incontro tematico con gli interventi, tra gli altri, del dirigente delle Politiche comunitarie della Provincia di Lecce Carmelo Calamia, del presidente del Centro euromediterraneo sui cambiamenti climatici Antonio Navarra, e del responsabile tecnico del programma UNDP ARTGOLD2 Albania CTA Luigi Cafiero.
I partner coinvolti nel progetto Nostra sono: Pas-de-Calais County Council (Francia), (capofila) e Kent County Council (Regno Unito) con lo Stretto di Dover; Provincia regionale diMessina e Provincia diReggio Calabria con lo Stretto di Messina; Finlandia e Svezia con lo Stretto di Kvarken; Provincia regionale di Trapani con il Canale di Sicilia; Provincia di Lecce e VloraRegionalCouncil (Albania) con il Canale di Otranto; Danube Delta National Institute for Research and Development (Romania); Harju County Government (EE) e UusimaaRegionalCouncil (Finlandia) con il Golfo di Finlandia; Region Zealand (Dk) e County of Ostholstein (De) con lo Stretto di FehmarnBelt; Corsican Environment Office (O.E.C.) (Francia), Provincia di Sassari (Italia) e National Park of Maddalena Arcipelago (Italia) con lo Stretto di Bonifacio.
Il meeting “Tourism and cultural Heritage” sarà l’inizio di una visione del canale d’Otranto, difatti l’intento è quello di valorizzare sulle enormi possibilità di crescita del Salento in Albania.Da qui la presentazione
dello lo studio condotto dall’Università del Salento e condiviso dalla Provincia di Lecce (che sarà presentato nell’incontro del 10 aprile), con il quale è stata concretizzata mappatura di tutte le iniziative di cooperazione realizzate in passato in Albania, con l’obiettivo di dirigere le nuove risorse disponibili e non disperderle più in piccoli progetti.
L’Italia è il primo partner commerciale dell’Albania (34% dell’intero commercio estero albanese) seguito dalla Grecia e dalla Cina. Nel Paese della aquile, in particolare, si registra un aumento costante sia delle importazioni sia delle esportazioni nel periodo, con una leggera flessione nel 2009. Nel 2011 le importazioni dall’Albania sono state pari a circa 660 milioni di euro e le esportazioni sono salite ad 1,1 miliardi di euro rispetto ai 965 milioni dell’anno precedente. Prodotti energetici e di moda sono i principali settori dell’export italiano (rispettivamente 26% e 24% delle esportazioni totali) seguiti dalla metallurgia e dai prodotti in metallo (8%) e dai prodotti alimentari (7%). L’import italiano dall’Albania è composto in gran parte da abbigliamento e calzature (59% del totale) (fonte Sace).
Maria De Giovanni