Lecce cambia dopo vent’anni. Salvemini batte Giliberti e apre una nuova era politica
Sembrava davvero impossibile ed in pochi ci speravano veramente. Solo un mesetto fa, infatti, se qualcuno avesse pronosticato la vittoria del centrosinistra sarebbe stato deriso o quantomeno preso in giro. Ed invece, alla fine, è successo davvero. Dopo venti lunghissimi anni di amministrazione del centrodestra, divisi equamente tra il decennio Poli Bortone e quello Perrone, Lecce tornerà ad avere un sindaco di centrosinistra. Paradossalmente il nuovo primo cittadino sarà Carlo Maria Salvemini, figlio dell’ultimo Sindaco di sinistra del capoluogo salentino. La giornata di ieri è stata caldissima, ma alla fine recita così: al secondo turno, quello decisivo del ballottaggio, si sono recati alle urne il 52,75% dei leccesi, per un totale di 40.182 votanti, ben 13.476 in meno rispetto a due settimane fa. Salvemini batte Giliberti con il 54,76% (22.050 voti a favore) contro il 45,24% (18.220) del suo avversario.
Decisiva, come in molti temevano o si aspettavano, è stata l’alleanza con Alessandro Delli Noci che ha portato tutti i suoi elettori, circa il 18% bella prima tornata, a scegliere Salvemini come nuovo Sindaco della città di Lecce. Un Delli Noci che esce trionfante da questa doppia tornata elettorale, sia per il risultato della sua lista civica sia per l’apporto fondamentale nel successo finale di Salvemini. Il capoluogo salentino, quindi, storica roccaforte del centrodestra, ha deciso di cambiare e lo ha fatto dando fiducia all’uomo Carlo Salvemini, un esempio di lealtà, competenza, umiltà e trasparenza che, evidentemente, ha saputo fare leva sulla pancia della città, convincendo gli indecisi, gli emarginati, quelli delle periferie e quelli che non si sentivano più rappresentati da un’Amministrazione che, in venti anni, comunque ha avuto il merito di far diventare Lecce una meta dalla forte attrattiva turistica e farla crescere soprattutto per quel che riguarda il suo centro e dal punto di vista estetico.
Ora, la palla passa a Carlo Salvemini e alla sua scarna maggioranza con cui dovrà dimostrare di essere in grado di governare il capoluogo salentino. Ieri sera i suoi sostenitori hanno fatto il giro della città insieme a lui e al suo entourage e hanno poi “preso” simbolicamente Palazzo Carafa, occupandolo nei festeggiamenti. “Lecce libera” e “Carlo Salvemini sindaco di Lecce” sono stati i cori della folla festante che ha imperversato per le strade del centro cittadino. Il centrodestra, invece, deve leccarsi le ferite e riflettere sui motivi della debacle. La rimonta è stata netta ed inesorabile. Al primo turno la città sembrava ancora ampiamente in mano a Giliberti & Co. Poi, qualcosa è accaduto. Sicuramente c’è stata un po’ di presunzione e supponenza e, in molti, hanno dato per scontata la vittoria finale e si sono un po’ seduti sugli allori. Il sindaco uscente, Paolo Perrone, soprattutto, era sembrato più volte convinto della vittoria e non aveva minimante dato credito ai suoi avversari. Un atteggiamento che simboleggia più di qualunque altro i motivi di una sconfitta inaspettata e bruciante.
Ma tanto questo nuovo corso del centro-sinistra guarda moltissimo a destra, molto a destra… quindi il vecchio motto “Gattopardiano” “tutto deve cambiare affinché non cambi nulla” diventa quanto mai reale. Auguri amici leccesi ma non sperate che le cose cambino davvero…. La mia sinistra sta da un’altra parte!