Lecce riabbraccia gli Agostiniani, l’ex Convento riapre le sue porte
Dopo il Teatro Apollo un altro bene immobile di straordinaria bellezza e a forte impatto culturale viene restituito alla città di Lecce in tutta la sua maestosità. Dopo anni di attento e accurato restauro, infatti, nella serata di ieri è stato inaugurato un vero e proprio gioiello architettonico del capoluogo salentino: l’ex Convento degli Agostiniani, a cui è annessa la Chiesa di Santa Maria di Ogni Bene. Il taglio del tanto sospirato nastro è avvenuto nella serata di ieri alla presenza del Sindaco di Lecce, Paolo Perrone, dell’assessore ai Lavori Pubblici, Gaetano Messuti, dell’Assessore Regionale, Loredana Capone, il Protettore dell’Università del Salento, Domenico Fazio e l’Arcivescovo Domenico D’Ambrosio, oltre ai tanti, tantissimi cittadini che sono accorsi per non perdersi lo spettacolo che si svelava davanti ai propri occhi.
E sì, perché dopo l’inaugurazione lo splendido gioiello architettonico non sarà più fruibile al pubblico, per ora, ed è proprio questa la sfida che dovrà affrontare la prossima Amministrazione Comunale: capire come, quando e in che modo si possa vincere un’ulteriore sfida, quella della fruibilità di questo complesso. La prima sfida, però, è stata vinta e l’ex Convento degli Agostiniani, dopo dieci anni di lavori di restauro, si è svelato ai suoi cittadini, molti dei quali non ne conoscevano nemmeno l’esistenza. Un altro passo avanti per la città di Lecce che si vede restituito un altro elemento importante della sua cultura e tradizione, dopo il Teatro Apollo, la cui inaugurazione è avvenuta in inverno.
La riconsegna alla città di questo magnifico complesso che i più anziani ricordano come magazzino, laboratorio e poi soprattutto come sartoria militare (parliamo dell’inizio del Novecento), segna un altro tassello importante nella costruzione di una città a forte impatto culturale che deve ripartire proprio da questo per svolgere un ruolo importante nell’economia di un patrimonio artistico del Paese, comunque sterminato. Un progetto, quello per il recupero e restauro dell’ex convento, che ha visto la luce grazie a una serie di finanziamenti ottenuti dal Comune nel corso degli anni. Prima il maxi-fondo previsto dal POR della Regione Puglia 2000/06, poi un ulteriore boccata d’ossigeno con il Piano Nazionale per le Città varato dal Governo nel gennaio 2013.
Ieri sera il complesso e la Chiesa erano affollate e piene di gente, ma, come detto, la vera sfida parte da oggi. Per Carlo Salvemini, candidato sindaco del centrosinistra alle prossime elezioni comunali, infatti, “da domani i cittadini troveranno le porte nuovamente chiuse senza un’idea progettuale”, mentre Messuti spiega: “certamente la prossima Amministrazione dovrà pensare a custodire e animare tutte queste bellezze. Dal canto mio, auspico una visione unitaria capace di gestire il patrimonio storico e architettonico. Faccio l’esempio di Venezia, dove un unico soggetto riesce a garantire una visione d’insieme. Ecco, è questo che mi auguro anche per Lecce”. Il Sindaco Paolo Perrone, invece, è apparso entusiasta e ha sottolineato come la cosa più importante sia la riconsegna alla città di uno dei suoi gioielli più belli.