Martano, al via la raccolta alimentare “Diamogli una zampa”
Anche i randagi hanno fame. Da questa considerazione è partita l’iniziativa dell’amministrazione comunale di Martano e dell’associazione, “Una zampa lava l’altra”, di aprire un vera e propria campagna di sensibilizzazione per costituire un banco alimentare per cani e gatti di strada, dal titolo: “Diamogli una zampa”.
In tutti i supermercati del paese saranno presenti dei salvadanai in cui inserire la propria offerta. L’intero ricavato sarà utilizzato per l’acquisto di mangimi per cani o gatti. “Abbiamo bisogno di scatolette e croccantini”, fanno parlare gli animali su un manifesto affisso in paese i promotori. L’idea è finalizzata a supportare, concretamente, il lavoro dei volontari sul territorio.
“Crediamo”, scrive Marco Termo, delegato dall’amministrazione comunale al problema, “che la collaborazione fra cittadini ed istituzioni sia la strada giusta che può portare a risultati straordinari”. Senza trascurare, peraltro, i diritti di chi ha paura di quegli animali e dei disagi che queste presenze in paese possono recare. In una seduta del 16 maggio scorso, la giunta comunale ha assunto la decisione di avviare una “campagna di civiltà”. Ovvero, ha intimato ai proprietari degli animali di munirsi (ed esibire a richiesta degli organi di vigilanza di idonea e sufficiente attrezzatura) di paletta e/o sacchetti di raccolta delle deiezioni canine; provvedere all’immediata rimozione delle deiezione del cane, facendo uso di suddetti strumenti; depositare le deiezioni raccolte, avvolte nell’idoneo sacchetto, nei cestelli portarifiuti. Per ogni regola non rispettata sono previste specifiche multe che vanno da a 25 a 75 euro, per chi non rispetta la prima nota del regolamento; da 25 a 150 euro per i possessori di animali che non provvedono alla rimozione e deposito dei sacchetti nei contenitori.
Per questi animali, si legge sul manifesto, “Martano è un’isola felice rispetto al resto del Salento. La Asl certifica, infatti, che tutti i randagi sono chippati e sterilizzati. “Un risultato eccezionale frutto di un semplice, ma efficientissimo, modello di democrazia diretta”, commenta Termo.